Ex-Otago: «I live? La realtà raccontata con un sorriso» in concerto a Milano e Roma

Ex-Otago in concerto a Milano e Roma per presentare Corochinato

di Ida Di Grazia
A febbraio hanno partecipato a Sanremo e nello stesso mese sono usciti con il nuovo album di inediti Corochinato e un docu-film Siamo come Genova. Gli Ex-Otago sono inarrestabili, Francesco Bacci (chitarra elettrica, basso e cori) parla di questo momento d’oro per la band.

«Sanremo è stato bellissimo, ce la siamo proprio goduta, abbiamo costatato che il pezzo è piaciuto, arrivato e soprattutto sta rimanendo. Ora siamo proiettati verso il tour Cosa fai questa notte».

Parliamo dell’album Corochinato, nome di un aperitivo tipico genovese, che arriva a due e anni di distanza da Marassi, cosa rappresenta per voi e quali sono le differenze?
«In Marassi c’erano due poli, il lato romantico, intimo e dall’altro quello dance. In Corochinato questi poli li abbiamo ulteriormente allontanati e lo spazio in mezzo ai due in cui può stare tutto il resto è cresciuto, ed è diventato più evidente».

L’album ha dieci tracce e comprende Solo una canzone. Qual è il primo brano da ascoltare?
«Torniamo a casa o Le macchine che passano. La prima è un pezzo molto elettronico, notturno, un brano di cui siamo molto fieri perché ci è costato un sacco di tempo. Il secondo è un’altra faccia che ci piace molto, è un pezzo molto ibrido con uno scratch anni ’90, forse più immediato ma è anche quello che ha un grado di profondità notevole».

Avete una schiera di fedelissimi che dopo Sanremo si è ampliato, com’è il vostro rapporto con loro?
«Il nostro habitat naturale è il palco, e riusciamo a capire e farci capire di più. La sensazione è che ci sia stata una crescita, le prevendite stanno andando benissimo, i dati di Spotify parlano chiaro. Ora dobbiamo avviare il processo inverso, portare il pubblico di Sanremo ai nostri concerti».

Domani sarete a Milano, mercoledì 10 a Roma, cosa ci dobbiamo aspettare dal tour, un’Otagata?
«Ovviamente delle figate. È il tour più importante che abbiamo mai fatto. Faremo le magliette con la scritta Otagata, abbiamo provato a spiegare cosa sia e non ti so rispondere se non dicendoti che in qualche modo è un calderone che contiene tante cose. Dance anni ‘90, ma anche un gusto elettronico contemporaneo, un mondo che è leggero ma non banale. Vuole con un sorriso raccontarti qualcosa che tu già sai ma visto con altri occhi». 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Aprile 2019, 03:45
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