Bochicchio, i misteri della morte del broker: moto esplosa e inchiesta per istigazione al suicidio

Bochicchio, i misteri della morte del broker: moto esplosa e inchiesta per istigazione al suicidio

di Emilio Orlando

Dai dubbi sull'identità della vittima, alle modalità dello schianto. Un mistero sempre più fitto avvolge l'incidente nel quale sarebbe morto, a seguito dell'impatto con la moto su cui era in sella, il broker dei vip Massimo Bochicchio.
Lo schianto è avvenuto lungo via Salaria, a Roma, all'altezza dell'aeroporto dell'Urbe domenica prima dell'ora di pranzo. La procura di Roma ha disposto l'autopsia sul cadavere, completamente carbonizzato, che sembrerebbe essere quello del promotore finanziario accusato di aver truffato più di trenta persone.
Dopo aver aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, gli investigatori hanno incaricato un consulente medico di effettuare l'esame del Dna. Il broker era imputato in un processo penale per truffa e ieri mattina sarebbe dovuto comparire in aula davanti ai magistrati e agli avvocati di parte civile. L'udienza è stata rinviata fino a quando non verrà prodotto il certificato di morte.

 


Tra le cause che potrebbero aver causato l'incidente - su cui indagano Polizia di Roma Capitale e Guardia di Finanza- ci sarebbe anche quella del malore. Dalle immagini di video sorveglianza delle telecamere poste sul muro di cinta dell'aeroporto, infatti, si vede la motocicletta arrivare a forte velocità in direzione Roma centro e poi sbandare all'improvviso per poi incendiarsi in pochi istanti ed esplodere.
«Stabilire l'identità di un cadavere carbonizzato attraverso l'esame del Dna - spiega il genetista forense Enrico Maria Pagnotta - è possibile con estrazione del profilo genetico dalle ossa o dai denti, ma la percentuale di certezza e di massima compatibilità non potrà mai essere la stessa come quando la comparazione viene fatta con il sangue o la saliva».
Secondo gli atti del processo, tra le presunte vittime truffate da Bochicchio ci sono l'ambasciatore italiano in Gran Bretagna Raffaele Trombetta, l'allenatore Antonio Conte, l'ex allenatore della Nazionale Marcello Lippi e il figlio Davide, i calciatori El Sharaawy ed Evra, i procuratori sportivi Federico Pastorello e Luca Pastorini, la scrittrice Barbara Prampolini, la madre del fisioterapista Massimiliano Mariani, la manager Laura Banfi, oltre a una serie di società che si erano affidate al broker per schermare i loro utili.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Giugno 2022, 18:09
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