Elezioni in centro storico, il candidato del centrodestra Maurizio Leo: «Io sono per il taglio delle tasse. Solo così si riparte»

Elezioni in centro storico, il candidato del centrodestra Maurizio Leo: «Io sono per il taglio delle tasse. Solo così si riparte»

di Franco Pasqualetti
Maurizio Leo è il candidato scelto dal centrodestra per contrastare il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri alle suppletive del centro storico, che si terranno il primo marzo per sostituire Paolo Gentiloni. Ma non provate a chiamarlo outsider

Non sente la pressione di avere come sfidante Gualtieri?
«Perché dovrei? Io parto da un ragionamento semplice: il mio programma prevede il taglio della pressione fiscale, lui è il ministro delle tasse. Parlano i fatti e lui non può negare quello che sta facendo con il Governo. Sto impostando questa campagna elettorale non sulle ideologie ma sui programmi. Io sono per il taglio delle tasse, Gualtieri ha dimostrato il contrario».

È candidato nel cuore di Roma, da sempre roccaforte di voti per la sinistra...
«È ma guardate come è ridotto il centro storico. Buche, immondizia, commercianti scontenti, metro che non funzionano».

È colpa della sinistra?
«Amministrano loro nel I municipio».

Lei ha lavorato nella macchina del Comune, come assessore al Bilancio della giunta Alemanno. È cambiata Roma da allora?
«Sicuramente in peggio. È una città che non ha programmazione, dove regna il degrado e tutto è lasciato al caso. Non c’è una visione futura e anche il presente è gestito male. Si potevano sfruttare delle occasioni e invece ha vinto la politica ottusa del no».

Ad esempio?
«Penso alle Olimpiadi, una follia aver rinunciato alla candidatura di Roma per i Giochi. Potevano essere il volano per far ripartire l’intero sistema e invece la Raggi ha preferito buttare tutto alle ortiche».

Lei ha vissuto il no del governo Monti ai Giochi.
«Altra follia. I fondi che portano certi eventi, l’indotto e i posti di lavoro che generano sono un’occasione imperdibile. Ero deputato in Piemonte quando furono assegnate le olimpiadi invernali a Torino. Beh posso dirvi che nel 2006 la città cambiò volto. Era una città buia, fredda. E si trasformò radicalmente».

Ora Roma si è fatta strappare lo scettro da Milano, perché?
«Perché Milano è una città moderna, vivibile, dove i trasporti funzionano e gli investitori sono attratti da un contesto funzionante. Ma vi sembra normale che qui per aggiustare mezza scala mobile debba servire un anno?».

Cosa pensa della Raggi?
«Che non sia all’altezza del suo ruolo. Ogni giorno c’è un problema, dalle cose più piccole ai buchi di bilancio delle partecipate».

Come si arginerebbe questa emorragia di fondi dalle aziende legate al Campidoglio?
«Io farei una centrale unica per le municipalizzate. Un interscambio totale, di risorse e forza lavoro e un consolidato di gruppo. In questo modo si otterrebbero economie di scala e vantaggi fiscali, di cui si gioverebbero i cittadini. Quando ero in Giunta avevo ideato la centrale unica degli acquisti: è la legge del mercato, basta saperla cavalcare».

Perché un elettore dovrebbe votare Maurizio Leo?
«Perché è necessario un cambiamento e per farlo servono competenze e strumenti. La mia vita lavorativa ruota attorno all’economia e al fiscale e vi dico che per far ripartire l’Italia serve un’inversione di marcia».

Come vede la politica di austerity?
«È la nemica di ogni rinascita economica. Danneggia e non aiuta i 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Febbraio 2020, 20:51
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