Crollo da Prati al Colosseo: il Movimento si ferma al 4,4%. Alle comunali del 2016 i grillini avevano preso il 25,32%

Crollo da Prati al Colosseo: il Movimento si ferma al 4,4%. Alle comunali del 2016 i grillini avevano preso il 25,32%

di Franco Pasqualetti
Sono spariti. Eclissati. Ridotti nella miseria del 4,4%. Hanno bruciato in 4 anni circa 21 punti percentuali. Già, perché alle Comunali del 2016 - proprio nel I municipio - i Cinque Stelle avevano portato a casa un tesoretto di voti che sono letteralmente andati in fumo. Da Prati al Colosseo, passando per i salotti del centro storico.
Un’eclissi totale. Che nasconde punti chiari: l’effetto Raggi sulla città ha pesato come un macigno sul voto. Una città che la sindaca vorrebbe far credere migliorata e che invece affonda giorno dopo giorno. Dall’emergenza rifiuti alle buche, dal degrado al turismo, passando per la gestione ordinaria che lascia a desiderare e per quella straordinaria che praticamente non esiste. Le urne in questo senso sono la cartina al tornasole di quello che sta accadendo. Non c’entra la comunicazione o gli attacchi mediatici. C’è la percezione di una Capitale, guidata da Virginia Raggi, ferma. Immobile. Senza futuro e senza presente. 

E la risposta degli elettori, anche la base grillina, è stata impietosa. Elezioni a Roma: vince Gualtieri, malissimo il Movimento 5 stelle: 1422 voti su 186.234 aventi diritto.
Ci sono sezioni, come quella di via Giulia, dove Rossella Rendina (chi l’ha vista? Interviste fatte via mail, nessun confronto Tv, niente foto: alcuni pensano siano una sorta di fantasma generato dalla piattaforma Rousseau) ha incassato meno voti di Mario Adinolfi. Insomma, una disfatta totale. Che pesa come un macigno sul futuro in Campidoglio. La sindaca Raggi lo sa bene e se da una parte di fa finta che questa crisi sia dovuta a scelte improvvide a livello governativo sono sempre di più i sostenitori delle colpe capitoline.

Ora la palla passa ai direttivi dei partiti. Perché la sfida del 2021 per il sindaco di Roma sembra esser sempre più avvincente. Lo sa bene il Pd che con Gualtieri ha messo in campo la scelta più intelligente e forte possibile. Ma lo sa anche il centrodestra. Con Giorgia Meloni e Matteo Salvini che non vogliono farsi lasciar scappare la possibilità di governare Roma. Proprio la Meloni che, sapeva bene che l’impresa di contrastare il ministro dell’Econonia era titanica, porta a casa un buon bacino di voti in una delle roccaforti più forti in Italia del centrosinistra.
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Marzo 2020, 08:34
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