Roma, “Prima gli italiani” anche nell'elemosina: chiede la carità in centro esibendo il passaporto

“Prima gli italiani” anche nell'elemosina: chiede la carità in centro a Roma esibendo il passaporto

di Paolo Ricci Bitti
Prima gli italiani” anche nell’elemosina? Dev’essere così se questo trentenne ha sentito la necessità di esibire anche il passaporto italiano insieme al cartello di cartone “Affamati, disoccupati, senzatetto”. La scritta al plurale forse indica che l’uomo, buttato sul marciapiede davanti a una banca in via Merulana, in centro a Roma, deve provvedere anche ad altri, probabilmente i familiari, la moglie, i bambini.

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Un inferno di vita, l’indifferenza della maggior parte dei passanti, due zainetti in cui stipare tutta la propria miseria. Poi l’idea di mettere in chiaro che chi sta chiedendo una moneta, un panino, una parola, è un italiano e non un povero magari dell’est Europa, come si potrebbe equivocare guardandone il viso. Ecco allora che la mano in attesa di uno spicciolo stringe sia il cartellone sia il passaporto italiano.

Funzionerà? Tirano dritto, dopo aver effettivamente guardato il documento vinaccia che spicca sul cartone, una ragazza bionda, un impiegato della banca, una comitiva di turisti spagnoli diretta a San Giovanni. “Prima gli italiani”, forse.



 
Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Marzo 2019, 19:18
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