Fiumi di droga dal sud America. Sequestro record di cocaina sul litorale romano, in manette un corriere

Fiumi di droga dal sud America. Sequestro record di cocaina sul litorale romano, in manette un corriere

di Emilio Orlando
Ottantadue chili di cocaina purissima che sul mercato avrebbe fruttato quattro milioni di euro, è stata sequestrata dalla sezione narcotici della squadra mobile della questura di Roma. Il prezioso carico proveniente dall' Argentina è stato intercettato dagli agenti lungo la via Nettunense, a bordo di un fuoristrada della Land Rover Defender con un allestimento da safari e con una tenda da campeggio montata sopra il porta bagagli. Prorpio questo particolare assetto ha insospettito i poliziotti che hanno così approfondito quello che doveva essere un semplice controllo di routine. Con grande stupore, il pianale in vetroresina che doveva servire per adagiare il materassino da campeggio era in realtà composto da cocaina con una purezza pari quasi al novanta cinque per cento. Questa particolare modalità di occultarla non avrebbe mai permesso l' indivuduazione se non con una verifica molto approfondita.

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L'uomo che si trovava alla guida della jeep, è Daniele Liso una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, che in passato era stato implicato in altre vicende legarte al narcotraffico internazionale gestito dalle famiglie malavitose calabresi che negli anni hanno “colonizzato” la costa laziale, trasformandola in un “quartier genetale” del crimine organizzato.
 Attraverso la sala operativa internazionale dell' Interpol gli investigatori hanno scoperto che il carico di droga proveniva dal Sud America, e che il nome della nave su cui aveva viaggiato si chiama “Grande Argentina”, che corrisponde proprio al nome della nave cargo appartenente alla compagnia di navigazione “Grimaldi Lines”, partita dal porto di Zarate in Argentina  circa 25 giorni fa ed attraccata presso il porto di Anversa in Belgio il 22 novembre scorso. Il corriere è stato arrestato per trasporto e detenzione di sostanze stupefacenti.
L' operazione antidroga odierna va inserita negli altri blitz che nel corso degli anni hanno disarticolato altre organizzazioni criminali dedite a commercio di grosse partite di droga gestite dai clan storici del presenti sui lidi romani confinanti don la provincia di Latina.

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 Il 9 marzo 2016 del latitante, destinatario di mandato di arresto europeo, Antonio Gallace, arrestato unitamente alla polizia spagnola ed al servizio centrale operativo, a Valencia in Spagna, irreperibile da 4 anni e appartenente all’omonima famiglia di ‘ndrangheta calabrese, condannato in via definitiva alla pena di 5 anni di detenzione per estorsione e detenzione illegale di armi, considerato tra i vertici dell' omonimo clan  di Guardavalle in provincia di Catanzaro, da molti anni operante nel litorale romano, in particolare ad Anzio e Nettuno, egemone nel traffico internazionale di stupefacenti proveniente dalla Spagna e dal Sud America.


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Sempre a Nettuno, il 2 aprile 2016, del latitante Bernardo Sparapano, ricercato da diversi anni poiché condannato in via definitiva alla pena di anni 8, mesi 6 e giorni 7 per associazione per delinquere finalizzata al traffici internazionale  di sostanze stupefacenti, per aver diretto un’organizzazione criminale con ramificazioni in Marocco e Spagna, finalizzata all’importazione nel territorio dello Stato di ingenti quantitativi di hashish e trasportati in Italia a bordo di piccoli natanti o barche a vela. Durante l’indagine vennero sequestrati in alto mare in Sardegna all' altezza di Cagliarila  3.750 kg di hashish trasportati sulla nave “Domenico Emma”, in un’altra 2.073 kg di hashish nascosti nella stiva della nave “Giorgia Vittoria”.


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Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Novembre 2018, 15:21
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