Roma, donna stalker contro il suo ex. Quattrocento telefonate a notte
di Adelaide Pierucci
Donne che odiano gli uomini. Una quarantenne romana invaghita di un suo lontano ex a cui non perdonerà mai, sono parole sue, l'arroganza di averla lasciata («O con me o niente») per la sua caparbietà nelle molestie, in poche settimane negli ambienti giudiziari, si è guadagnata la nomea di regina degli stalker. Da anni, con costanza, perseguita il malcapitato riservandogli punte di 400 telefonate in una notte e 1700 sms in tre giorni, ritrovandosi destinataria di una serie di provvedimenti giudiziari, che puntualmente ignora promettendo che non sarà la legge a fermarla. Davanti a lui che vorrebbe dimenticarla, la stalker rivendica, come capita più spesso ai maschi del genere, il possesso. «Ti costringerò a tornare con me. Sarai tu a chiedermelo», l'avvertimento più ricorrente. Pena, una vita impossibile per l'amato e relativa cerchia di amici colleghi e nuove fiamme, tutti tartassati da insulti e minacce via sms e chat, ma anche per la stessa stalker instancabile, tanto che, in poco più di un mese si è vista recapitare un rinvio a giudizio e tre misure cautelari, di cui due che, da ladra della serenità altrui, l'hanno portata dritta in carcere per stalking assieme alle delinquenti comuni. «L'indagata ha mostrato ininterrottamente agitazione e ha ripetutamente violato le prescrezioni», ha premesso il gip Laura Alessandrelli nell'atto in cui ha firmato l'ultimo ordine di arresto eseguito qualche giorno fa.
Tranne la reclusione in cella le altre vie giudiziarie si sono rivelate inadeguate.