Roma, dal 1 novembre stop ai diesel Euro 3 nell'Anello. Cna: «40mila imprese ferme»

Dal 1 novembre stop ai diesel Euro 3 nell'Anello. Cna: «40mila imprese ferme»
Dal primo novembre oltre 40mila imprese romane rischiano di subire uno stop ai loro mezzi per il blocco della circolazione previsto per i veicoli euro 3. Lo denuncia la Cna di Roma. «Si tratta di aziende di quasi tutti i settori, dal fornaio all’impiantista che si vedranno negare la possibilità di circolare all’interno dell’anello ferroviario a causa della delibera del 10 maggio 2019, n. 82, disposta dalla Giunta Capitolina per i veicoli diesel euro 3 dal lunedì al venerdì, ad eccezione dei giorni festivi infrasettimanali, a partire dal 1 novembre 2019», sottolineano dalla Cna. «La normativa è stata motivata come misura necessaria a prevenire e contenere l’inquinamento atmosferico. Anche la nostra Associazione condivide l’atteggiamento di preoccupazione e di attenzione al tema dell’inquinamento, tuttavia, riteniamo che l’impegno per limitare la circolazione dei veicoli più inquinanti non debba abbattersi con oneri eccessivamente gravosi sulle imprese». E aggiungono: «Secondo i dati forniti da Aci, oggi circolano a Roma e Provincia oltre 40mila veicoli commerciali diesel euro 3 con massa complessiva fino a quintali 35, che tra pochi giorni non potranno più aver accesso ad una vasta area di grandissima rilevanza economica. La loro sostituzione con modelli a minor impatto ambientale potrebbe costare al sistema produttivo romano una cifra vicina ad un miliardo di euro».

«Le problematiche che il Comune di Roma sta affrontando sono comuni a tutti i centri urbani, molti dei quali hanno già adottato provvedimenti per la limitazione dei veicoli più inquinanti - proseguono - Spesso tali misure sono state accompagnate da incentivi economici al rinnovo del parco veicolare o in altri casi dall’esplicita previsione di deroghe temporanee, in caso di adozione di dispositivi che consentissero una riduzione delle emissioni inquinanti». «Una simile soluzione sarebbe percorribile anche a Roma, dato che nella Deliberazione di Giunta n. 76 del 28 ottobre 2016 si riconosceva che potessero essere assimilati “tra i veicoli meno inquinanti quelli come gli ibridi, quelli alimentati a metano e a Gpl (anche con impianto non esclusivo, alimentato a gas naturale o Gpl, per dotazione di fabbrica o per successiva installazione)”. Tuttavia, nonostante i ripetuti solleciti avanzati dalla Cna di Roma a Comune e Regione, nella attuale previsione normativa nulla è stato previsto in tal senso». «Chiediamo quindi un immediato provvedimento che consenta quanto meno una proroga dell’entrata in vigore dei divieti per i veicoli commerciali, nell’attesa di una regolamentazione per la circolazione dei veicoli dual fuel», ha sottolineato il Segretario della Cna di Roma.
Ultimo aggiornamento: Domenica 13 Ottobre 2019, 20:35
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