«Offro pulizie gratis per studenti e lavoratori fuori sede»: l'annuncio di Davide, disposto anche a pagare. Perché lo fa

«Offro pulizie gratis per studenti e lavoratori fuori sede»: l'annuncio di Davide, disposto anche a pagare. Perché lo fa

di Bianca Francavilla
Può sembrare impensabile, ma c'è chi è disposto a pagare per fare le pulizie. Succede a Roma, dove nei giorni scorsi è comparso un post su un gruppo Facebook seguito da studenti universitari. Ma è già successo anche a Milano e a Bologna. «Ciao – si legge nel post di alcuni giorni fa - offro pulizie gratis per studenti e lavoratori fuori sede. Non voglio nulla in cambio, anzi, sono disposto a pagare io. Solo ragazzi, proposta seria». E giù una serie di commenti di scettici e diffidenti e anche qualche insulto da parte di chi ipotizza che dietro si possano nascondere altre richieste da parte dell'autore del post. Eppure Davide, nome di fantasia, oltre agli insulti ha ricevuto una serie di chiamate di interessati ed ha già effettuato “sopralluoghi”.

«Chiariamo subito una cosa – racconta Davide in una chiamata su Messanger, per non rivelare la sua vera identità -: sono gay, mi piace la sottomissione e fare lo schiavo. Trovo appagante andare a casa di ragazzi eterosessuali e spaccarmi la schiena per loro, così che possano rilassarsi e non fare niente». Non ci gira certo intorno quando racconta cosa lo spinge ad avviare le sue ricerche. «Non mi piace fare le pulizie, mi rompo persino a casa mia, figuriamoci a casa degli altri. Ma mi impegno il più possibile. Non voglio nulla in cambio: il solo fatto che ragazzi eterosessuali e quindi non interessati capiscano di poter esercitare un potere su di me, anche per gioco: mi piace e rende per me l'esperienza abbastanza “umiliante”. Ogni volta che ho l'impressione che qualcuno sia a disagio, lascio stare. Io sono gay, ma non mi interessa il sesso, solo la sottomissione».

Davide racconta che non esiste un gruppo di riferimento per ragazzi con queste intenzioni. «Ci sono svariati gruppi di sottomissione o per gay, ma non specifici per chi chiede di fare le pulizie gratuitamente o addirittura pagando, per cui non ho degli “standard” di riferimento. Però, cercando su Facebook per ritrovare il mio annuncio, ho trovato altri post con richieste simili. Io l'ho già fatto più volte a Milano e a Roma ed un mio amico fa lo stesso da tempo a Bologna. Naturalmente all'inizio i ragazzi non si fidano: mi mandano dei messaggi privati e parliamo al telefono prima. Quando capiscono che sono una persona normale decidiamo di prendere un caffè così gli spiego tutto». Davide, inoltre, garantisce che non è mai accaduto niente con i ragazzi da cui è andato. «Il massimo che è successo è che qualcuno si è lasciato fare un massaggio ai piedi, sempre in maniera giocosa e senza vedere niente di male in questo. Mai successo altro».

Ma, qual è il costo di questa operazione e qual è l'attività effettivamente svolta? «Non sempre nella ricerca specifico che sono disposto a pagare – spiega -. Le volte che l'ho fatto ho pagato circa 10 euro l'ora. Dal momento che lavoro (nel campo delle assicurazioni n.d.r.), durante la settimana dedico a questa attività massimo tre ore per un totale di massimo 30 euro, nel weekend di più. Pagare è solo un incentivo in più perché la mia proposta vada a buon fine. La cosa che di solito mi chiedono di fare è lavare i piatti e pulire la cucina. Se c'è più tempo a disposizione ripulisco anche il resto della casa. Ma non è tutto: faccio anche presente ai ragazzi che possono sfruttarmi economicamente: se fumano gli porto le sigarette, gli faccio ricariche per il telefono, se vogliono cibo da ordinare ci penso io. Mai spese troppo grandi, sempre in linea con le mie possibilità. Il “regalo” più grande che ho fatto è stato un paio di scarpe».

«Naturalmente – conclude – Davide è un nome di fantasia. Se parenti, amici o colleghi di lavoro leggessero mi chiederebbero conto di questa cosa. Mantengo l'anonimato per una questione di immagine. Già gli sconosciuti mi danno del “malato”, preferisco che le persone a me vicine non lo sappiano».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Luglio 2019, 16:16
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