Disabile insultato: «Spero che ti si blocchi il cervello». La moglie di Simone: «Spero che chi lo ha scritto si senta una 'cacchina'»

Disabile insultato: «Spero che ti si blocchi il cervello». La moglie di Simone: «Spero che chi lo ha scritto si senta una 'cacchina'»

di Enrico Chillè
«Purtroppo le denunce contro ignoti non servono a nulla, ma non mi pento di aver scritto quella risposta». Parla così, a Leggo, Karolina Collacchi, la moglie di Simone Rapisarda, il 36enne romano ritrovatosi improvvisamente disabile per una lesione al midollo spinale e insultato con un messaggio anonimo stampato e affisso sul pianerottolo di casa. La colpa di Simone? Quella di aver fatto installare un nuovo ascensore e di aver costretto, per una ventina di giorni, altri condomini ad usare le scale.

Simone resta disabile, insulti e minacce del condomino: «Spero che oltre al pisello ti si blocchi anche il cervello»

«Brutto paraplegico del c...o, guarda che estate di m...a ci stai facendo passare. Se quando è finito l'ascensore non lo usi tutti i giorni, ti auguro che oltre al pisello ti si blocchi anche il cervello», si legge nel messaggio choc, lasciato da un anonimo condomino. Karolina, però, dopo averlo scoperto non ha esitato a rispondere per le rime: «Grazie per le parole gentili, a mio marito non funzionano le gambe, a te invece non ha mai funzionato il cervello! Penso che l'ascensore sarà utile a tutti, ma se sei uno con le palle sarai l'unico a non usarlo, vero? Se scopro chi sei ti denuncio, dopo sono c...i veri per te! Questa situazione non è difficile solo per voi ai piani superiori ma anche per noi che dobbiamo usare un macchinario terrificante, ma che c...o ne sai tu della vita difficile, sei un grande imbecille».
 
 


Un vero e proprio sfogo, quello di Karolina: più che comprensibile, vista la cattivera gratuita di chi pensa solo ai propri interessi, senza tendere la mano e mostrarsi disponibile nei confronti di chi ne ha più bisogno. A Leggo, Karolina racconta: «Lo scopo della denuncia è anche quello di scoprire chi è stato, anche se difficilmente lo sapremo. Per me, quella risposta è giusta, così come aver pubblicato le schifezze che il signor anonimo ha osato pensare e scrivere».

Se il caso, a meno di clamorosi colpi di scena, difficilmente avrà conseguenze in sede legale, Karolina ha spiegato di voler agire almeno a livello morale: «Secondo me, chi ha scritto quelle cose, in segreto, si sarà letto tutti i commenti delle persone rimaste disgustate alla lettura di tanta cattiveria contro una persona a cui il destino ha giocato un brutto tiro. E secondo me dentro si sentirà, almeno un po', 'cacchina'. E forse avrà anche paura di essere scoperto».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Agosto 2019, 15:09
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