Di corsa in scena: il libro del giornalista Di Sante diventa piéce teatrale

Di corsa in scena: il libro del giornalista Di Sante diventa piéce teatrale

di Valentina Venturi
«La mia storia non conta, perché in fondo è di tutti: parla di un riscatto, di riprendersi la propria vita e di non smettere mai di sognare». Il riscatto di cui parla Roberto Di Sante, già giornalista de Il Messaggero, parte nel 2013 da una corsa salvifica, si trasforma nel best seller Corri - Dall’inferno al Central Park (Ultra Edizioni) e martedì prende vita al Roma Fringe Festival, nell’adattamento diretto da Ferdinando Ceriani, con Sebastiano Gavasso e le musiche dal vivo composte da Giovanna Famulari.

Si tratta di un’autobiografia?
«Il libro è nato dopo la mia caduta nel pozzo buio della depressione. Vedevo persone che correvano e mi chiedevo: “Ma che malattia hanno?”. Poi ho riflettuto: per uscire da una prigione si deve vedere un filo luminoso quale cura dello spirito, attaccarsi a un sogno impossibile per bucare la cappa di oscurità. E ho pensato: “Cosa non farei mai?” La maratona di New York».

Un’idea bislacca?
«Per me lo era: prima prendevo la macchina anche per percorrere cento metri, una maratona era impensabile. Mi attacco al sogno e 11 mesi dopo a New York contro vento e contro tutto arrivo al traguardo: vivo, ovviamente!».

Cosa l’ha fatta rinascere?
«Arrivato a Central Park ho guardato lo schermo gigante e sul display c’era la mia faccia sorridente; la stessa che un anno prima davanti allo specchio del bagno aveva un’espressione di sconforto».

Correre cosa attiva?
«Diventi protagonista della tua vita e non una comparsa. Come le grandi passioni, ti fa riscoprire tutto: le stagioni, il corpo, le emozioni. Ora sono la persona più ricca del mondo».

Da New York a Roma, dove va in scena l’adattamento del libro. L’ha già visto?
«No, mi sto trattenendo, ma il testo è in buone mani. Sarà una grande emozione; già a Pantelleria è stato un colpo».

Come mai?
«Il 27 agosto scorso Gavasso ne ha letto un brano: alla fine eravamo tutti con le lacrime agli occhi».

Corre mai per Roma?
«È capitato. La cosa bella è che vedi la città da un punto di vista diverso. Mi ritrovo per vie dove per trent’anni sono passato con la macchina o a piedi ma ora le vedo da una prospettiva diversa».

L’autore Roberto Di Sante (sn.) e l’attore Sebastiano Gavasso, entrambi maratoneti (foto Dalmazi) per Corri-Dall’inferno a Central Park, il 14 gennaio alle 22 e il 15 gennaio alle 20 alla Pelanda, p.za O. Giustiniani 4, 8 euro, romafringe festival.it. Domenica 19 alle 15,30 al teatro Villa Pamphilj, p.za San Pancrazio 9a, ingr. 7 euro, 065814176
Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Gennaio 2020, 07:55
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