Bersagliato sui social e preso di mira dal padre dell'ex fidanzato di sua figlia, il comico romano Gabriele Pellegrini, noto come Dado, è parte lesa nel processo nei confronti dell'uomo che lo avrebbe diffamato, rendendogli difficile anche lavorare. «Per questa vicenda non lavoro più», ha detto il cabarettista al giudice nel corso del processo per diffamazione verso il padre dell'ex fidanzato della figlia. Una situazione che ha portato Dado ad una grave instabilità, non solo materiale, ma psicologica.
Momento difficile
«Questa vicenda mi ha causato la più grande destabilizzazione mentale della mia vita: di fatto non lavoro più. Ho temuto per la mia famiglia e per mia figlia», le parole di Dado nell'aula processuale. Secondo l'accusa, il comico sarebbe stato oggetto di oltre 500 messaggi diffamatori pubblicati sui social attraverso almeno dieci profili fasulli, dunque creati con l'intento di diffamarlo e mettere in crisi la sua attività artistica, fatto che si sarebbe verificato secondo Dado.
Relazione instabile
All'origine del problema, i contrasti tra le due famiglie in merito alla relazione tra la figlia di Pellegrini e il suo ex, durata circa 4 anni, fino al 2022. «Mia figlia, all'epoca 14enne, non era più serena perché questa persona le aveva creato turbamenti, aveva subito atteggiamenti talmente violenti che l'avevano destabilizzata», ha aggiunto Dado in aula, parlando della fine del rapporto sentimentale.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Aprile 2023, 18:28
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