Cruor/Sangue: l'emancipazione femminile sulla tela secondo Renata Rampazzi. Mostra a cura di Claudio Strinati, a Roma

Cruor/Sangue: l'emancipazione femminile sulla tela secondo Renata Rampazzi. Mostra a cura di Claudio Strinati, a Roma

di Elena Benelli
Cruor, sangue in latino, è un tema che ha radici antiche:  il sangue di Cristo e quello dei suoi martiri che sono all’origine stessa dell’arte cristiana e che, al Museo Carlo Bilotti di Roma, diventa mostra delle opere di Renata Rampazzi. Il percorso espositivo, a cura di Claudio Strinati, ripercorre la battaglia che l’artista ha condotto sin dagli anni Settanta per la parità delle donne e la loro emancipazione.

In mostra 14 dipinti, 46 piccole tele, studi preparatori per la grande istallazioni composta da 36 garze, un video, che, come scrive Claudio Strinati in catalogo, da un lato sono strettamente connesse con una tradizione antichissima e ricchissima, ma dall’altro sono completamente indipendenti da qualunque condizionamento storico, anzi calano sulla nostra contemporaneità con notevole forza e potenza comunicativa per farsi strumento di vera e propria lotta intellettuale e morale in sé e per sé.
 
 

Le sue opere, che coprono un arco temporale dal 1977 al 2020, si declinano in Composizioni, Ferite, Sospensioni Rosse, Lacerazioni sino ad arrivare all’installazione Cruor del 2018, realizzata con la collaborazione della scenografa Leila Fteita esposta per la prima volta nella sede della Fondazione Cini di Venezia, che riassume visivamente e in modo esperienziale le altre.
Mischiando terre e pigmenti, Renata Rampazzi ha dipinto una trentina di garze, simbolo delle medicazioni delle ferite subite dalle donne, in una variazione di rossi, dal più tenue al più vivido.
 
Appesi al soffitto su piani sfalsati, come una sorta di cortine da palcoscenico, questi lunghi drappi di 4x1 metri invitano il visitatore ad addentrarsi in un labirinto emotivo, in cui si penetra nella sofferenza e nella privazione della propria identità a causa della violenza, grazie anche alla coinvolgente atmosfera creata dalle musiche di Minassian, Ligeti e Gerbarec.

È prevista una tavola rotonda che affronterà da diversi punti di vista ed esperienze il tema della violenza nei confronti delle donne. A confrontarsi su questo argomento saranno Dacia Maraini, scrittrice, Luciana Castellina, politica, Chiara Valentini, giornalista e saggista Margarethe Von Trotta, regista, Francesca Medioli, storica, Massimo Ammanniti, psicanalista, e la stessa Renata Rampazzi.
 
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la mostra è organizzata da Renata Rampazzi e dal suo studio. L’iniziativa fa parte di Romarama, il programma di eventi culturali di Roma Capitale. Servizi museali a cura di Zètema Progetto Cultura.
 
Parte del ricavato delle vendite del catalogo sarà devoluto all’Associazione Differenza Donna.
 
Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, Viale Fiorello La Guardia 6, Roma, fino al 10 gennaio 2021
Info Mostra: Info 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00) www.museocarlobilotti.it; www.museiincomune.it
Bigliettii: Ingresso gratuito con  prenotazione obbligatoria e gratuita 060608 online da casa

Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Settembre 2020, 21:18
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