Coronavirus, il poliziotto di Pomezia sta meglio: «Respira da solo, non è più intubato»

Coronavirus, il poliziotto di Pomezia sta meglio: «Respira da solo, non è più intubato»
Buone notizie sul fronte coronavirus: il poliziotto di Pomezia che era stato contagiato ed era ricoverato da giorni in terapia intensiva all'Istituto Spallanzani di Roma, sta meglio e non è più intubato. «Il poliziotto di Pomezia respira autonomamente. Ne siamo felici», ha comunicato in una nota l'assessore regionale del Lazio a Sanità e Integrazione socio sanitaria, Alessio D'Amato.

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Il figlio del 52enne sovrintendente, che era in isolamento a casa, è guarito ed è in attesa dei risultati del tampone, ha confermato D'Amato. Il poliziotto, che vive a Torvaianica ma lavora al commissariato Spinaceto, era intubato e sedato in terapia intensiva: nei giorni successivi al suo ricovero gli esperti dell’Istituto romano in cui era ricoverato azzardarono l’ipotesi di un contagio venuto dalla figlia adolescente dopo un viaggio ad Assago (Milano) per un concerto a metà febbraio.
Ma secondo la moglie i suoi problemi erano iniziati prima, già all’inizio del mese.


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«L'ho comunicato personalmente al Questore di Roma una volta appresa la notizia dal direttore sanitario dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani», ha scritto l'assessore regionale. «Un grazie agli operatori delle Forze dell'ordine per il contributo straordinario che stanno dando. Ho appreso inoltre nello stesso momento dal Direttore generale della Asl Roma 6 che è guarito anche il figlio del poliziotto isolato a domicilio e questa è davvero un'ottima notizia». 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Marzo 2020, 14:42
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