Gabriel Garko a duello con Shakespeare
di Simona Santanocita
In cosa somigli a Andrew?
«Riflette il mio percorso professionale ed è ironico come lo sono io».
C’è discriminazione verso gli attori della tv?
«Credo non più, e ritengo che la capacità recitativa abbia pari valore in entrambi gli ambiti».
Quanto è impegnativo il teatro?
«Fiction e teatro richiedono un notevole impegno. Le prime portano via almeno sei mesi, in cui si lavora tutto il giorno e, altrettante energie prosciuga il teatro, con un ritorno però di grandi soddisfazioni».
Ci spieghi il tuo mix di accenti? (Grande risata)
«Nasco a Torino, giunto a Roma ho studiato dizione e ho trascorso molto tempo in Toscana dove vivono i miei e lì ho assorbito le inflessioni del luogo».
Sei andato via di casa a 17 anni
«Si, diretto a Roma e ho vissuto momenti di grande difficoltà in cui non esistevano né cellulari né social e, il lavoro lo cercavi bussando alle porte. A ripensarci ora, in un’epoca in cui queste tappe non esistono più, trovo il tutto affascinante».
Cosa ti sei perso?
«La vicinanza umana. Da bambini ricordo giochi che ti facevano relazionare dal vivo con i coetanei. Ora vedo i bambini giocare al cellulare: è devastante».
Come ti tieni in forma?
«Pratico diversi sport dall’equitazione alla palestra».
Attività estreme?
«Qualsiasi tipo di motore: moto, macchine, aerei, barche, guido tutto».
Reality parteciperesti?
«No, non sono contro, ma dell’idea che occorra mantenere un alone di mistero, restare un oggetto del desiderio e, dal momento in cui ti metti a nudo spezzi l’incanto».
Impegni
«Dopo Odio Amleto che verrà rappresentato in tutta Italia, girerò un film a novembre per ora top secret».
Teatro Sala Umberto, via della Mercede 50, dal 3 al 15/10, ingr. 24-34 euro, info 066794753
Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Ottobre 2017, 23:35
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