Claudio Santamaria: «Grazie a lui ho imparato a cantare dal vivo»

Claudio Santamaria: «Grazie a lui ho imparato a cantare dal vivo»

di Claudio Santamaria
Sono sempre stato un grande fan di Rino Gaetano. La prima canzone che ho imparato a suonare con la chitarra è “Sfiorivano le viole”, ed è anche la prima canzone che feci ascoltare al regista del film, Marco Turco. Con quel brano lo convinsi che era meglio se i pezzi dal vivo li avessi cantati proprio io.
 
 


Indossare i suoi panni mi ha dato la possibilità di scoprire un Rino Gaetano che non conoscevo. Canzoni e poesie. A 16 anni scrisse la ballata in cui dice “Quando Renzo morì io stavo al bar” e in quella poesia fa riferimento al rifiuto di tre ospedali, che poi quando ebbe lui l’incidente la scena fu la stessa. Una triste profezia che poi si è avverata.
Le mie canzoni preferite sono tante: “Sfiorivano le viole”, “Tu, forse non essenzialmente tu”, “Rosita”. “Mio fratello è figlio unico” è la canzone che avrei voluto scrivere nella vita. Al di là dei testi mi piacevano i suoi arrangiamenti.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Maggio 2018, 10:01
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