Prima Porta, bagni chiusi, infiltrazioni d'acqua, cinghiali: il cimitero è off limits

Degrado e servizi inesistenti, i cittadini: nessun rispetto per i vivi e i defunti

Prima Porta, bagni chiusi, infiltrazioni d'acqua, cinghiali: il cimitero è off limits

di Lorena Loiacono

Bagni chiusi o, quando aperti, in pessime condizioni igieniche. Sporchissimi. Praticamente sono sempre inutilizzabili. Non solo. Le tombe sono sepolte dalle erbacce e sulle lapidi, nei padiglioni, ecco infiltrazioni d'acqua senza fine. C'è addirittura chi assicura di aver visto anche dei cinghiali aggirarsi tra le tombe, approfittando dell'erba troppo alta. Recarsi al cimitero di Prima Porta, per i romani, è diventato uno strazio. «Quasi tutte le domeniche mi reco al cimitero Flaminio - denuncia Aristide D. - perché lì sono tumulati i miei genitori e mia moglie. I bagni sono chiusi e l'unico che trovo aperto è quello del Piazzale dell'Arciconfraternità del Bambino Gesù ma versa in un terribile stato di sporcizia, probabilmente la porta è stata forzata ma quelle condizioni di sporcizia lo rendono inaccessibile».


Entrare in quei bagni significa assistere ad uno scempio. Aristide, come tanti altri cittadini che si recano al cimitero per ricordare i loro cari, racconta di escrementi a terra e di mancanza assoluta di sicurezza: «Ma c'è comunque chi è costretto ad usare quel bagno perché ne ha bisogno e non potrebbe fare altrimenti, visto che gli altri sono chiusi».


Oltre a trovare i bagni chiusi, i cittadini che vanno in visita al Flaminio trovano l'acqua in terra e le infiltrazioni lungo le pareti, a partire dal soffitto. È il caso ad esempio del corpo D, dove si accede attraverso l'area denominata sottozona piano terra dell'ossario cinerario: l'ossario, la parte del cimitero dove ci sono i defunti spostati dalle tombe originarie, dopo molti anni.

Chi lo frequenta sa bene che ci sono giornate in cui è meglio non andarci: «Quando piove troviamo l'acqua alta sul pavimento - racconta Claudio riferendosi al Corpo D dell'ossario - non si riesce neanche ad avvicinarsi alle lapidi. Io vengo a trovare mio nonno quasi tutte le settimane e ogni volta porto con me una tanica da casa con l'acqua dentro perché la fontana dell'ossario è sempre circondata da una pozzanghera, anche quando non piove. È successo anche ieri». Claudio ha attaccato dei cartelli lungo le pareti per avvisare gli altri visitatori dei disagi dell'ossario ma sono stati strappati via, ogni volta. E le segnalazioni inviate al Comune sono rimaste tutte senza risposte, purtroppo anche senza interventi per risolvere i problemi.


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Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Marzo 2023, 13:47
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