Centocelle, la protesta “retake” degli studenti: niente scuola ma pulizie nel quartiere

Centocelle, la protesta “retake” degli studenti: niente scuola ma pulizie nel quartiere

di Lorena Loiacono

Niente libri nello zaino. Per andare a scuola portano solo guanti, scope e palette per raccogliere la spazzatura. Sono gli studenti dell’istituto superiore Di Vittorio – Lattanzio a Centocelle hanno deciso di trasformare lo sciopero in un’occasione per pulire l’esterno della scuola. 


«Facciamo noi quello che lo Stato, per la scuola, non sta facendo». I ragazzi sono contrari al rientro in presenza al 50%: le scuole superiori di Roma, infatti, dal 18 gennaio hanno riaperto i battenti ma le proteste sono tante: il problema, ancora una volta, sono i trasporti pubblici che, viaggiando al 50% per le misure anti-Covid, impongono orari stravolti, con ingressi alle 10 e uscite alle 15, senza garantire il servizio visto che molti studenti rischiano di perdere una corsa, perché sovraffollata, e restano a piedi. Molti istituti hanno avviato su più giorni lo sciopero della didattica in presenza, frequentando solo le ore online, così anche il Di Vittorio- Lattanzio ma con una differenza sostanziale: nelle ore di didattica in presenza, scioperano andando a pulire il quartiere. 


Una protesta che ha adottato la linea retake visto che, in quartieri come Centocelle e Villa Gordiani, l’allerta degrado si fa sentire. «Siamo una scuola di periferia – spiega Samuele Bonti, rappresentante degli studenti – e abbiamo capito che con i sit-in, come quelli della scorsa settimana, otteniamo ben poco. Allora ci siamo rimboccati le maniche: stiamo pulendo i marciapiedi intorno alla scuola da erbacce e spazzatura e stiamo riqualificando anche i muri esterni dell’istituto. Torneremo in classe ma solo quando saremo tutti in sicurezza, soprattutto per i trasporti». 


L’istituto si è dotato di pc e fibra adeguati per la dad ma il problema resta, appunto, come arrivare a scuola per le lezioni in presenza. «Veniamo tutti con i mezzi pubblici – spiegano dal collettivo – bus, tram, metro e treno, anche da fuori Roma. Per noi si tratta di una questione cruciale».

DAL KANT AL VISCONTI LE ALTRE PROTESTE

Dai sit-in di gruppo in piazza del Popolo a quelli sotto la Regione Lazio e fin su in Campidoglio, le proteste studentesche a Roma proseguono anche nei singoli istituti: il liceo Kant, di Tor Pignattara, è stato occupato sabato mattina e vanno avanti anche i flash mob dei collettivi autogestiti.


I ragazzi del Visconti attaccano il Comune per i problemi organizzativi legati alla mobilità mentre gli studenti dell’Aristofane si schierano contro la dad rivelatasi un «esperimento fallimentare», in agitazione contro le lezioni online anche all’istituto Teresa Gullace di Don Bosco.


E arriva anche il primo sciopero del 2021: i Cobas hanno indetto la protesta generale al Ministero (in viale Trastevere) per domani e riguarderà anche la scuola per l’intera giornata.

A rischio anche i trasporti pubblici che, fermandosi, potrebbero complicare l’arrivo in classe.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Gennaio 2021, 10:24
© RIPRODUZIONE RISERVATA