Caso Sacchi, la ricostruzione della vicenda dalla notte dell’omicidio a oggi

Caso Sacchi, la ricostruzione della vicenda dalla notte dell’omicidio a oggi

di Emilio Orlando
La sera del 23 ottobre scorso Luca Sacchi, personal trainer di 24 anni, viene colpito con un proiettile alla testa nel quartiere Appio Latino. La fidanzata Anastasiya Lylemnik, baby sitter di 25 anni, racconta che l’aggressione è avvenuta al culmine di una rapina: due balordi avevano avvicinato la coppia per rubare lo zaino alla ragazza, colpito con una mazza in testa la giovane e che Luca, nel tentativo di difenderla, era stato colpito.

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Poche ore dopo il ragazzo morirà in ospedale e la storia, man mano, si trasforma da una rapina casuale a una compravendita di droga finita nel sangue. Pochi giorni dopo il delitto Sacchi, Valerio Del Grosso (colui che ha sparato) e il suo complice Paolo Pirino, 21enni di San Basilio, vengono arrestati. Le indagini si allargano allo spaccio di droga e gli inquirenti indagano Anastasiya, ritenuta la cassiera del gruppo, e la sottopongono all’obbligo di firma. 

Giovanni Princi, l’ex compagno di scuola di Sacchi ritenuto il tramite con i pusher di San Basilio, finisce in cella, insieme a Marcello de Propris, considerato il fornitore, colui che doveva vendere 15 kg di droga al prezzo di 70mila euro. Tanto era contenuto nello zaino di Anastasiya, che i pusher quella sera, dopo aver visto il goloso bottino, hanno deciso di rapinare senza fornire la droga. 

Le indagini sono in corso e le posizioni degli indagati potrebbero aggravarsi, soprattutto quella di Anastasiya, che continua a «mentire al pm», come sottolineato anche dai giudici del Riesame.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Dicembre 2019, 11:04
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