I turisti lasciavano la carta di credito ai camerieri per saldare il conto dopo il pranzo in alcuni ristoranti del centro di Roma, salvo poi ritrovarsi i conti correnti prosciugati. Le carte, infatti, venivano strisciate nello skimmer, uno strumento che copia i codici in modo da clonarle.
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La truffa da 300mila euro
La Procura di Roma, si legge sul Messaggero, ha chiesto ora il rinvio a giudizio per 20 persone (cittadini italiani e rumeni) accusate, a seconda delle posizioni, di associazione a delinquere, truffa, furto aggravato e ricettazione.
Gli acquisti
Le carte clonate venivano utilizzate solo a distanza di giorni, per assicurarsi che le vittime fossero rientrate nei paesi d'origine. I soldi venivano spesi per le esigenze quotidiane ma anche per acquisti in attività commerciali conniventi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Aprile 2023, 17:06
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