Morto Carlo Mosca, l'ex prefetto di Roma era ricoverato da giorni per polmonite: aveva 75 anni

Morto l'ex prefetto di Roma Carlo Mosca, era ricoverato da giorni per una polmonite

E' morto il prefetto Carlo Mosca, ex capo di Gabinetto di diversi ministri, ora Consigliere di Stato. Era ricoverato da qualche giorno in ospedale per una polmonite. Dopo avere trascorso parte della carriera nel corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza e, dal 1981, nel corpo prefettizio, Mosca era stato nominato prefetto nel 1993 e prefetto di prima classe nel 2000. Come tale, ha svolto le funzioni di vice-capo di gabinetto del Ministero dell'Interno sino al 1994, quando è diventato vice-direttore vicario del Sisde. Era nato a Milano e aveva 75 anni.

Dal 1996 ha svolto l'incarico di direttore della Scuola Superiore del Ministero dell'Interno e nel 2000 quello di direttore dell'Ufficio Centrale legislativo e delle relazioni parlamentari presso lo stesso dicastero dove ha assunto, dal 2003, le funzioni di capo di gabinetto prima del ministro Pisanu e poi del presidente Amato. Dal settembre 2007 era stato prefetto di Roma. Nominato Consigliere di Stato ha svolto dal 2009 al 2015 le funzioni presso la Seconda Sezione Consultiva e la Sesta Sezione Giurisdizionale.

Con grande dolore comunico l'improvvisa scomparsa del Prefetto Carlo Mosca, rappresentante esemplare delle istituzioni della Repubblica e presidente del Laboratorio sull'Intelligence dell'Universita' della Calabria", ha annunciato la scomparsa Mario Caligiuri, Direttore del Master in Intelligence all'Universita' della Calabria. 

Il cordoglio del ministro

«Con Carlo Mosca scompare una figura di grandissimo prestigio del ministero dell'Interno, un uomo dello Stato che ha servito fedelmente le istituzioni in un arco lunghissimo di tempo, fin da quando, giovanissimo, entrò alla Scuola militare della Nunziatella di Napoli».

Così il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese. «Prefetto della Repubblica e poi Consigliere di Stato - ricorda il ministro - Carlo Mosca è stato protagonista di riforme fondamentali dell'Amministrazione dell'Interno, nelle quali ha profuso la sua visione strategica e le sue intuizioni fortemente innovative. Ha rappresentato un punto di riferimento per tante generazioni di funzionari che ne ammiravano la profonda cultura, la finezza intellettuale, la statura morale e l'afflato umano che sapeva infondere in ogni rapporto». La titolare del Viminale definisce quindi Mosca «grande animatore culturale che ha guidato l'Associazione nazionale dei funzionari del ministero dell'Interno, interpretando i valori più autentici della nostra carriera, con l'ansia mai appagata di trasmetterli alle generazioni future. Oggi ne piangiamo la scomparsa e ci stringiamo al figlio Davide con un grande abbraccio».


Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Marzo 2021, 21:20
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