Capocotta, la denuncia social di Azione: «La balneazione non sicura è il simbolo del fallimento di Gualtieri»

Il capogruppo della lista di Calenda, lancia l'allarme su Facebook per quanto potrebbe verificarsi al primo weekend di sole con l'arrivo dei bagnanti

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di Redazione Web

Da qualche giorno sulle spiagge di Capocotta è spuntato un cartello che avverte: «Attenzione, balneazione non sicura». Dopo il sequestro della spiaggia i "cancelli" e il bando andato deserto per le sei spiagge libere, il cartello che potrebbe allontanare i bagnanti dalla zona. Una notizia che ha fatto infuriare il Capogruppo della lista Calenda, del Municipio X di Roma, Andrea Bozzi, che sui social network accusa il sindaco Roberto Gualtieri e la sua amministrazione. 

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Il cartello di Capocotta fa scattare le polemiche: «Fallimento di Gualtieri»

«Il nuovo cartello a Capocotta, simbolo del disastro della gestione delle spiagge libere Falconi-Gualtieri», inizia così la denuncia social del Capogruppo, Andrea Bozzi. «E dopo i "Cancelli" sequestrati e il bando andato deserto delle sei spiagge libere - ad oggi incustodite e senza servizi - da stamattina a Capocotta campeggia questo cartello, simbolo, spiace dirlo, del fallimento dell'Amministrazione Falconi-Gualtieri: "ATTENZIONE, BALNEAZIONE NON SICURA!"», scrive su Facebook.

«Era difficile immaginare al secondo anno di governo un tale disastro nella gestione delle spiagge libere, con la conseguenza che nei soli stabilimenti balneari ad oggi, 22 maggio, puoi farti il bagno in sicurezza e mangiare un panino, o usufruire di servizi, ma a pagamento - prosegue Bozzi -.

Bisogna distinguere tra Castel Porziano e Capocotta. Quest'ultima infatti non è gestita direttamente dal Municipio X, bensì dal Campidoglio che per anni ha prorogato la concessione ai cinque chioschi presenti dal 1998 perché il Comune non ha mai fatto il nuovo bando. Non lo fece la Raggi e non lo ha fatto Gualtieri e lo scorso anno ci fu una nuova "proroga". E quest'anno? Giorni fa, a stagione iniziata, con investimenti già fatti dai gestori, è arrivata la Polizia Locale a dire loro di chiudere tutto perché abusivi. Ma a Capocotta i gestori dei chioschi si occupano pure direttamente di salvamento, pulizia, difesa delle preziose dune e della macchia mediterranea...».

«Cosa accadrà adesso?»

«E allora cosa accadrà adesso, dopo l'affissione dei cartelli che vedete? Chi difenderà le dune, preda fino al 2000 di festini, discariche, reati ambientali ed altro, come molti ricorderanno? - Si chiede Bozzi -. Come è possibile che dopo un anno e mezzo di amministrazione di centrosinistra si sia arrivati a questa deriva? Perché il Campidoglio non ha fatto il bando tanto atteso? Falconi risponde che "non sa di Capocotta", nessuno lo ha avvertito. E Gualtieri tace drammaticamente sul "suo" mare e così tutti i consiglieri del PD o esponenti vari che da anni si professano molto affezionati al nostro territorio, i famosi "amici del Municipio che mi ha dato tanto...". D'altronde un anno fa la maggioranza del Municipio X votò compatta (noi contrari) per ridare la "Delega al Litorale" al Campidoglio, che però non solo non ha mai calendarizzato in Aula la Delibera, ma che non gli ha proprio mai risposto... il che la dice lunga».

 

«Chi fermerà la distruzione delle dune?»

«Soltanto il maltempo sta evitando un disastro maggiore - conclude il Capogruppo della lista di Carlo Calenda -. Ma che succederà con il prossimo weekend di sole? Chi glielo spiegherà ai bagnanti che devono tornare indietro? Quante persone rischieranno di rimanerci, in mare? Chi fermerà la più che probabile distruzione delle dune, tesoro della "Riserva Statale del Litorale Romano"? Noi siamo per le regole, ma crediamo che debba esistere anche la "Politica" che dovrebbe "occuparsi di", programmare, gestire i processi. Quali strumenti di difesa si intendono quindi mettere in campo? Eppure tutto tace. Gualtieri tace. La sua Giunta tace, salvo vantarsi perché tra pochi giorni arriverà il "Giro d'Italia" (che farà su e giù sulla Colombo). Il PD romano tace. I loro alleati "ambientalisti" tacciono. Come se Roma finisse all'Eur. Ed in Municipio X?».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Maggio 2023, 14:34
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