Campidoglio, assegnati per concorso 349 posti ma 3 su 4 rinunciano: «Pochi soldi»

Roma, il lavoro in Comune perde appeal. Convocati i primi 240, firmano in 69

Campidoglio, assegnati per concorso 349 posti ma 3 su 4 rinunciano: «Pochi soldi»

di Lorena Loiacono

Altro che posto fisso, in Campidoglio c’è un fuggi fuggi che sta lasciando vuote non poche scrivanie. Il Comune più importante d’Italia, infatti, non riesce ad assumere personale nonostante sia stato bandito un concorso e ci siano dei vincitori idonei che, adesso, non accettano il posto. In queste ore gli uffici di Roma stanno convocando i vincitori dell’ultima selezione per 349 istruttori amministrativi: dei primi 240 chiamati a firmare il contratto, hanno risposto solo in 69. Appena uno su 4. Le convocazioni andranno avanti nei prossimi giorni, sperando di arrivare almeno a 100 assunzioni.

L’allarme arriva dall’ex assessore al Personale e capogruppo della Lista Civica Raggi, Antonio De Santis: «Assistiamo a un fenomeno preoccupante, che dovrebbe indurre a una profonda riflessione sui motivi: retribuzioni decisamente troppo basse, le più esigue tra tutte le pubbliche amministrazioni, e inadeguate, soprattutto per chi lavora in un ente complesso come Roma Capitale.

Il Campidoglio deve farsi portavoce di questo problema, anche con il Governo, perché i Comuni non hanno stipendi competitivi rispetto agli altri enti pubblici».

Quando il concorso è stato bandito, dall’ex Giunta Raggi, uscì insieme ad altre selezioni per ministeri e Inps e così molti candidati, avendo provato e vinto più concorsi, ora stanno snobbando il posto in Campidoglio dove si guadagna meno. Una retribuzione media in Comune va dai 1200 ai 1400 euro mensili e, con il costo della vita che c’è a Roma, non fanno gola.

«È vero, in molti non accettano il posto ma non solo - spiega Andrea Catarci, attuale assessore alle Politiche del Personale - ci sono anche impiegati, che lavorano in Comune da anni, che decidono di fare altri concorsi per andare via dal Campidoglio. Questo è un problema che va avanti da anni: per migliorare le condizioni dei comunali stiamo chiudendo il confronto per la progressione verticale di carriera, che interesserà 2500 persone sui 22mila dipendenti, e a breve avvieremo il decentramento per l’indennità di presenza, ad esempio sul personale educativo, per raddoppiarla da 8 a 15 euro».

L’ultima progressione verticale di carriera, a Roma, risale al 2009 quando interessò meno di 600 persone su un totale di 26mila dipendenti.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Giugno 2023, 22:35
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