“Crescere insieme”: venerdì 10 marzo, a Roma, l'evento conclusivo del progetto contro il bullismo

Dopo quasi due anni di attività, si conclude il progetto per contrastare bullismo e cyberbullismo che ha coinvolto 2.500 studenti degli Istituti scolastici di tutta Italia

“Crescere insieme”: venerdì 10 marzo, a Roma, l'evento conclusivo del progetto contro il bullismo

E' tutto pronto per l'evento conclusivo del Progetto “Crescere Insieme – percorso per la prevenzione ed il contrasto di bullismo e cyberbullismo”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e promosso dalla SIPEA (Società Italiana di Psicologia Educazione e Artiterapie) in collaborazione con l'Ente di Promozione Sportiva CSEN.

Venerdì prossimo, 10 marzo, nella sede Villa Lubin a Roma, saranno presentati i risultati dell'ambizioso progetto teso alla prevenzione e al contrasto di bullismo e cyberbullismo tra bambini e ragazzi, un fenomeno purtroppo sempre più dilagante nel nostro paese.

Il percorso educativo è durato quasi due anni (dal 12 maggio 2021 alla conclusione di venerdì prossimo) e ha coinvolto oltre 2.500 studenti dagli 8 ai 16 anni e 450 tra docenti e genitori, provenienti da 24 istituti scolastici disseminati in 20 regioni.

La SIPEA, che da anni si occupa di educazione giovanile volta a prevenire forme di disagio e violenza, con “Crescere Insieme” ha incrementato le azioni, e grazie a un lavoro lungo e strutturato ha dato un forte contributo nel contrastare il fenomeno sempre più in espansione del bullismo e del cyberbullismo, raggiungendo in tutta Italia studenti, insegnanti e genitori, ai quali sono stati offerti adeguati strumenti di prevenzione e contrasto.

Le linee di intervento sono state principalmente tre:

1) realizzazione di incontri educativi rivolti agli alunni e volti a sensibilizzare bambini e ragazzi sulle caratteristiche del fenomeno e dotarli degli strumenti utili per riconoscerlo e affrontarlo; fornire informazioni, sfatare falsi miti, chiarire dubbi, promuovere interventi di collaborazione, tutoring e aiuto reciproco;

2) realizzazione di incontri informativi e formativi con genitori e insegnanti, con l’obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per prevenire, riconoscere le varie forme di bullismo e intervenire se necessario, lavorando in sinergia e aumentando le opportunità di collaborazione tra scuola e famiglia.

3) realizzazione di attività esperienziali e laboratoriali utili a porre l’accento sull’aspetto emotivo del fenomeno, al fine di “costruire” la competenza emotiva di tutti gli studenti, di educarli all’empatia, alla comunicazione assertiva e al comportamento prosociale.

Venerdì verranno presentati i risultati del Progetto e sarà anche un momento di incontro e confronto sulla tematica del bullismo insieme a professionisti del settore.

Nella prima parte della giornata interverranno insieme al Dott.

Giancarlo Santoni, Psicoterapeuta e Presidente Sipea; la Dott.ssa Alessandra Bernardon, Funzionaria Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dip. per le politiche della famiglia; il Dott. Daniele Biondo, Psicoanalista SPI, Dirigente Centro Alfredo Rampi e Socio Ordinario ARPAd; la Dott.ssa Anna Elisa D’Agostino, Consulente Istituto degli Innocenti di Firenze.

Nel pomeriggio interverrà la Coordinatrice del Progetto, la dott.ssa Maria Angela Spadafora, Psicologa e i professionisti delle 20 regioni che hanno partecipato al Progetto.

I NUMERI DEL BULLISMO IN ITALIA: LE VITTIME SONO IL 61%

Bullismo e Cyberbullismo rimangono una delle minacce più temute tra gli adolescenti. I nuovi dati raccolti in Italia, da Terre des Hommes insieme a ScuolaZoo all'interno dell'Osservatorio (In)difesa, ci riportano una fotografia della realtà raccontata direttamente dai ragazzi, attraverso le risposte di 6.000 adolescenti, provenienti da tutta Italia (febbraio, 2021).

Preoccupano i numeri di quella che sembra essere un’esperienza di sofferenza quotidiana per troppi giovani: il 68% di loro dichiara di aver assistito ad episodi di bullismo, o cyberbullismo, mentre ne è vittima il 61%. Ragazzi e ragazze esprimono sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei (42,23%) e in particolare il 44,57% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online. Dall’altro lato l’8,02% delle ragazze ammette di aver compiuto atti di bullismo, o cyberbullismo, percentuale che cresce fino al 14,76% tra i ragazzi. Tra i partecipanti alla rilevazione 6 su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online. Sono le ragazze ad avere più paura, soprattutto sui social media e sulle app per incontri, lo conferma il 61,36% di loro. Tra i rischi maggiori sia i maschi che le femmine pongono al primo posto il cyberbullismo (66,34%), a seguire per i ragazzi spaventa di più la perdita della propria privacy (49,32%) il Revenge porn (41,63%) il rischio di adescamento da parte di malintenzionati (39,20%) stalking (36,56%) e di molestie online (33,78%). Mentre dopo il cyberbullismo, l’incubo maggiore per le ragazze è il Revenge porn (52,16%) insieme al rischio di subire molestie online (51,24%) l’adescamento da parte di malintenzionati (49,03%) e la perdita della propria privacy (44,73%).


Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Marzo 2023, 20:21
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