Caracalla sperimenta l’utopia positiva di Björk, la visionaria artista islandese apre i concerti Extra del Teatro dell’Opera

Caracalla sperimenta l’utopia positiva di Björk, la visionaria artista islandese apre i concerti Extra del Teatro dell’Opera

di ​Claudia Faggioni
L’utopia di Björk arriva nella Capitale. Un’unica data italiana, per condurre il pubblico nel mondo incantato nato dalla fervida fantasia dell’anticonformista artista islandese, che nel nuovo lavoro immagina una terra inesplorata e di rinascita, utopica appunto. 
Dopo il dolore della separazione - dal partner di lunga data Matthew Barney - raccontato nel lavoro precedente Vulnicura (pubblicato nel 2015), il nuovo album è ottimista e positivo, rappresentato sul palco con fiori, maschere, luci e colori, e le note delicate delle flautiste che la accompagnano. «L’ultimo album potremmo in qualche modo definirlo “inferno”. È stato come divorziare! Così adesso stiamo creando il paradiso.

L’utopia» aveva spiegato l’artista di Reykjavík - tornata a collaborare con il produttore venezuelano Arca - durante la lavorazione del disco, il nono in studio, uscito lo scorso novembre e primo album di una star mondiale acquistabile anche con le criptovalute.

«Ho voluto immaginarla come una terra mai esplorata. Come sarebbe arrivare su un’isola sconosciuta? Piena di fiori e di uccelli mai visti? Di sentieri ancora da scoprire? Un luogo che fa paura, e allo stesso tempo ti elettrizza, è così il nuovo» è la descrizione di Björk. «Penso non sia mai stato importante come ora, ai tempi di Trump, chiederci come possiamo salvare il nostro mondo. Intanto possiamo immaginarlo, e poi dire con forza e chiarezza quello che vogliamo. Definirlo, fare un manifesto. Finché la scrivi su un pezzo di carta, l’utopia è solo un’idea. Perché si realizzi dobbiamo sognare tutti insieme lo stesso sogno».

Un disco che parla delle diverse forme d’amore, «è il mio album Tinder» ha affermato la cantautrice 52enne, riferendosi all’entusiasmo generato dai nuovi incontri, le molte sfaccettature emozionali che accompagnano la conoscenza con nuove persone. In scaletta saranno centrali i brani del nuovo lavoro, mentre per scelta dell’artista mancheranno molti grandi successi del passato, al fine di rendere il concerto più unico e meno ripetitivo. Dopo il live, secondo appuntamento del Just Music Festival, atteso un aftershow d’eccezione in una secret location, con in consolle il duo Dumfound e la nuova stella del dancefloor William Djoko.
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Giugno 2018, 15:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA