Lo scorso mercoledì 16 novembre 2022 si è svolta a Roma la prima cena benefica organizzata dall’Associazione no profit “Bea a Colori” nata nel 2020 in ricordo dell'improvvisa scomparsa di Beatrice Coletta, 19enne tifosissima della Roma, per un arresto cardiaco. In soli due anni l’associazione ha raccolto oltre 100.000 euro.

Raccolti oltre 100 mila euro
Nata nel 2020 per volontà dei genitori di Bea, Lino e Lucia, in seguito all’improvvisa scomparsa di Beatrice, colpita a 19 anni da un arresto cardiaco, l’Associazione Bea a Colori sostiene e promuove attività di utilità sociale, socioassistenziali, sociosanitarie e sanitarie, attraverso progetti di supporto ai ragazzi affetti da malattie cardiovascolari e alle famiglie e alla ricerca scientifica. In due anni, l’associazione ha raccolto oltre 100.000 euro. «Sono senza parole, profondamente colpita da quanto amore ci circonda, da quanto amore circonda Bea e da quanto sia forte il suo ricordo in tutti noi – ha raccontato Lucia Salciccioli, mamma di Bea -. Tutte queste persone ne sono la dimostrazione. Sembra come se lei abbia teso un filo a tenerci tutti uniti».
Attraverso i fondi raccolti sono state attivate, tra le altre: due borse di ricerca cardiologiche e una psicologica, lanciato il progetto Dimissioni Protette, regalato oltre 4.000 dolciumi alla Struttura Sanitaria Samifo che si occupa di assistere i richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale che, in collaborazione con la ASL RM1, hanno distribuito ai bambini provenienti dall’Ucraina e sottoposti a primo controllo medico.
La sfida di Bea a colori
La sfida di Bea a Colori resta quella della prevenzione, senza dimenticare l’aspetto emotivo/psicologico che impatta su pazienti e famiglie. “Giocare d’anticipo ascoltando il cuore” è il messaggio chiave.
L’evento benefico è stato anche l’occasione per raccontare lo stato dell’arte dei Progetti di Ricerca finanziati dall’associazione in questi primi due anni di vita ed informare i soci sulle prossime iniziative in rampa di lancio, tra le quali il Progetto Primo Soccorso, di cui Floriana Di Iorio è la responsabile.
«Commuove e fa riflettere, in una serata come questa, il grande coinvolgimento emotivo che circonda questi progetti, che dimostrano ancora di più la loro forza e utilità, sia per tenere vivo il ricordo di Bea, sia in termini di progresso scientifico, oltre a rappresentare una grande occasione per i giovani, per crescere e sperimentare» – ha dichiarato il Professore Guccione.
«Voglio ringraziare l’associazione Bea A Colori: ora più che mai – ha commentato la dottoressa Grimaldi Capitello - ho compreso il significato di questo nome. Ciò che ho percepito chiaramente è quanto Beatrice riempisse di colori e di dinamismo la vita e devo dire che questa energia è talmente percepibile da animare moltissimo le nostre iniziative all’interno dell’ospedale»
Presenti alla serata di beneficenza, il professore Paolo Guccione, cardiologo di Bea e responsabile borsa di ricerca cardiologica presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, e la dottoressa Teresa Grimaldi Capitello, Responsabile borsa ricerca psicologica, insieme alle due ricercatrici Giulia Cecconi e Antonella Silletti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Novembre 2022, 17:40
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