Bambini a digiuno per lo sciopero generale: genitori e preside chiamano i carabinieri

Solo all'istituto Mozart il disservizio ha interessato 800 bimbi di tre plessi

Bambini a digiuno per lo sciopero generale: genitori e preside chiamano i carabinieri

Giornata di caos nelle scuole sul litorale romano. Bambini rimasti a digiuno a causa dello scioperpo generale a cui hanno aderito anche gli addetti alle mense. In diversi istituti del territorio all'ora di pranzo non sono arrivati i pasti per i bambini. Così i genitori dell'istituto Mozart e la preside del Tullia Zevi all'Infernetto hanno contattato i carabinieri. «La ditta fornitrice, che all'epoca ha vinto appalto del municipio, ci aveva garantito per oggi, a causa dello sciopero, la consegna di cestini con pasto freddo - ha spiegato il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Mozart, Giovanni Cogliandro - l'allarme è scattato quando alle 13 non era ancora arrivato nulla. Nella scuola ci sono tre turni della mensa e il primo inizia alle 12 per l'infanzia. Abbiamo provato a telefonare ai responsabili della ditta, ma non rispondeva nessuno. Così alle 14 ho inviato una circolare alle famiglie informandole dell'accaduto e ho scritto anche al municipio». Una situazione in cui, spiega il preside, «si sono trovate anche altre scuole del municipio».

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«I cestini sono arrivati alle 14.30. È una cosa vergognosa. Abbiamo chiamato i carabinieri e sono venuti a constatare l'interruzione di pubblico servizio. Tra l'altro è una situazione rischiosa se ci sono bambini fragili». Nella comunicazione al X municipio, Cogliandro non usa mezzi termini. «Trovo vergognoso quanto accaduto e chiedo il vostro intervento - ha scritto pochi minuti dopo le 14 segnalando che i cestini non erano stati ancora consegnati - alcuni bambini sono diabetici e la loro salute è stata messa a rischio gravissimo.

Chiediamo l'intervento delle autorità competenti e la denuncia dei responsabili di questo scandaloso disservizio alla magistratura per le responsabilità amministrative e penali da interruzione di pubblico servizio».

Solo al Mozart il disservizio ha interessato 800 bimbi di tre plessi. Le famiglie si sono subito attivate. Alcuni genitori hanno preso prima i bambini altri hanno comprato pizza per gli alunni rimasti digiuni. «I genitori che potevano sono andati a prendere i bimbi a scuola - ha raccontato una mamma - altri hanno avuto l'autorizzazione della scuola a comprare pale di pizza per le classi. I cestini sono arrivati intorno alle 15 e composti in maniera approssimativa. In sei anni che i miei figli frequentano la scuola pubblica non era mai successa una cosa del genere. Penso sia molto grave»


Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Dicembre 2021, 21:47
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