Roma, il flashmob particolare di Thelma: «Dal mio terrazzo "trasmetto" le richieste musicali dei vicini»

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di Silvia Natella
“Dimmi cos’è che ci fa sentire amici anche se non ci conosciamo”, cantava Antonello Venditti in una canzone che tutti abbiamo sentito mille volte, soprattutto a Roma e tra i tifosi. Eppure adesso ne riscopriamo il senso, dai nostri balconi tricolore, dal nostro isolamento forzato con gli occhi al cielo e l’angoscia nel cuore per tutto quello che sta succedendo. Questo e tanti altri brani della musica italiana sono quotidianamente trasmessi in zona Bravetta, a Casetta Mattei, dove Thelma Cesarano ha ideato un Jukebox alternativo, con tanto di casse e amplificatori, per fare compagnia a chi è solo e sentirsi tutti parte di una comunità. 

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Un’idea che è più di un flash mob o di un’iniziativa social destinata a rimbalzare di profilo in profilo. «La sto vivendo come una cosa tra di noi», spiega a Leggo Thelma, che nella vita gestisce un’agenzia di comunicazione e che - costretta a chiudere, ormai ben 17 giorni fa - ha affisso il suo numero di telefono sul muro del balcone di casa invitando i vicini ad avanzarle richieste musicali. «Ieri abbiamo ricevuto 63 messaggi», racconta. Chi scrive ha tutte le età, predilige sempre e solo musica italiana ed è felice di sentirla risuonare nell’aria alle fasce orarie indicate.

«Lo facciamo dalle 11.30 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 18.30. Abbiamo tutto per l’audio perché in agenzia ci occupiamo di eventi, solo che io non sono una deejay, quindi ho improvvisato. Mettiamo un po’ di tutto: c’è il ragazzino che ci chiede una canzone e impazzisce di gioia perché gliela mettiamo. E c’è anche il vecchietto che ci chiede il Gianni Morandi dei primi tempi. È musica che fa piacere perché si capisce benissimo chi l’ha richiesta. Affacciati saremmo un’ottantina di persone».



Nel post di Facebook in cui ha divulgato l’iniziativa e il numero di telefono ammette anche possibili reclami, ma sono i messaggi di ringraziamento a riempire la bacheca e il cellulare. Senza dimenticare i sorrisi e le mani che salutano in lontananza. «Devo dire che è bellissimo, non c’è speakeraggio, non facciamo festa. Stiamo in finestra a sentire della bella musica e basta». 



Nessun coro da stadio o atmosfera da discoteca, ma un modo per farsi forza riscoprendo lo spirito comunitario reale che abbiamo perso in anni di routine frenetica e rapporti virtuali. «Fino a qualche giorno fa al massimo ci si scambiava un "buongiorno" con i più vicini e nulla con i più lontani e ora ci sorridiamo e mandiamo saluti e baci da balcone a balcone. Gente che abita tre palazzi davanti a me, che vedo minuscola, salta e ci fa il cuore con le braccia solo perché abbiamo messo un po’ di musica. Sono tantissimi gli anziani che vivono da soli e fanno ciao con la manina».

Ed è proprio per i più deboli dell'emergenza Coronavirus che Thelma ha deciso di fare qualcosa in più: «Oggi molto probabilmente diffonderemo un annuncio che chi ha bisogno può mandare richieste di farmacia e di spesa». 

Intanto, però, pensa al repertorio di oggi e al primo appuntamento musicale della giornata: «C’è tanto Baglioni, tanto Lucio Dalla, ma anche un po’ dell’ultimo Sanremo con Leo Gassman, Rita Pavone e i Pinguini Tattici Nucleari. È la nostra musica che ci fa compagnia».
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Marzo 2020, 11:25
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