L'avvocata è in ospedale: «Mio figlio è ricoverato». Ma il giudice non rinvia l'udienza: scoppia il caso

Il giudice non rinvia l'udienza: niente legittimo impedimento. E la donna in lacrime si sfoga sui social

L'avvocata è in ospedale: «Mio figlio è ricoverato». Ma il giudice non rinvia l'udienza: scoppia il caso

di Niccolò Dainelli

Ha deciso di andare in ospedale per stare vicina al figlio di due anni che è stato ricoverato per un esame che richiedeva la sedazione. Ma la donna, un avvocata di 39 anni, non ha ricevuto il via libera dal giudice che la stava attendendo in udienza. «Nessun legittimo impedimento. All'ospedale può andare suo marito», questa la risposta choc che adesso alimenta le polemiche, dopo che la donna ha denunciato il tutto sui social.

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Avvocata e mamma: la denuncia social

La protagonista della vicenda, suo malgrado, è Ilaria Salamandra - avvocata di 39 anni e sensibile alle tematiche sociali -. Fra i tanti difesi in carriera ci sono anche alcuni attivisti di Ultima generazione, l’organizzazione ambientalista divenuta famosa per alcune scenografiche proteste di imbrattamento dei monumenti.

Ma questa volta ad aver bisogno di una difesa è lei stessa: mamma di un bambino in cura al Bambino Gesù di Roma. Suo figlio, Leonardo, doveva essere ricoverato in Day Hospital e lei non poteva certo mancare. Ma il giudice le ha negato l'autorizzazione e lei - in lacrime - racconta tutto su Facebook con un video che è subito diventato virale.

 

«Istanza di rinvio negata»

La donna spiega come il suo piccolo abbia un problema di salute dalla nascit che lo costringe a un ricovero in day hospital almeno una volta ogni sei mesi. E ieri, venerdì 14 aprile, era il giorno prestabilito per le cure.

Così, la donna ha proceduto a inviare un'istanza di rinvio del processo «per motivi ovvi e più che legittimi», dice nel video. «Eppure questo giudice ha ritenuto di non dover inviare l'udienza».

Ma la sua denuncia non si ferma qui: «Il giudice ha detto ai testimoni che il mio impedimento non era legittimo - dice in lacrime inquadrando il piccolo Leonardo ancora sotto effetto di anestesia -». Il motivo? Avrebbe potuto accompagnarlo il marito il bambino all'ospedale. Una decisione che ha scatenato molte polemiche e chè è giunta fino all'Ordine degli Avvocati di Roma

 

«Non è la prima volta»


«Non è la prima volta che capita un episodio del genere nel Tribunale di Roma - commenta il Presidente del Coa Roma Paolo Nesta - ricordiamo il caso di una collega cui venne negato il legittimo impedimento nel giorno della data presunta del parto. Ora questo nuovo caso, che ledenon solo la dignità e il decoro della professione forense, ma la
dignità stessa della donna: assurdo, in un'epoca in cui si parla di parità di genere e di cosa fare per eliminare le disparità. È un episodio intollerabile che l'Ordine di Roma stigmatizza, siamo pronti ad agire in tutte le sedi opportune».


Ultimo aggiornamento: Domenica 16 Aprile 2023, 14:53
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