Atac, slitta ancora il vertice con i sindacati: nuovi scioperi il 12 e il 29 settembre

Atac, slitta ancora il vertice con i sindacati: nuovi scioperi il 12 e il 29 settembre

di Paola Lo Mele
Grande attesa per domani pomeriggio, quando si riunirà il consiglio straordinario su Atac. Per la municipalizzata dei trasporti di Roma, gravata da 1,3 miliardo di debiti, il management insieme al Campidoglio ha scelto la strada del concordato preventivo in continuità. Proprio in concomitanza con la seduta dell'Aula Giulio Cesare diversi sindacati hanno preannunciato un presidio sotto la sede del Comune dicendosi preoccupati dagli effetti della misura (un accordo con i creditori sotto l'egida del Tribunale) sulle buste paga e il numero stesso dei dipendenti. 

Un primo confronto tra i rappresentanti dei lavoratori e l'amministrazione a Cinque Stelle si sarebbe dovuto tenere oggi, ma alla fine è slittato a domani mattina. «La riunione con l'assessore Linda Meleo, dopo un anno di attesa, è stata posticipata - ha annunciato ieri il segretario della Filt Cgil Roma e Lazio, Eugenio Stanziale -. La vedremo il 7 settembre in mattinata a poche ore dal consiglio straordinario. Le chiederemo intanto se il bilancio 2016 dell'azienda è stato approvato, se esiste un piano industriale da presentare al Tribunale per il concordato preventivo, se sono consapevoli che questa mossa comporta una deresponsabilizzazione della politica che metterà tutto nelle mani di un giudice». Molto critico anche il rappresentante dell'Usb Tpl Roma, Michele Frullo: «Abbiamo già proclamato uno sciopero di 24 ore il 29, settembre contro la privatizzazione delle municipalizzate», una mobilitazione «che interesserà Atac, Ama e Acea insieme ad altre aziende comunali. A questo sciopero potranno aderire anche altre organizzazioni sindacali».

Ad oggi, dunque, oltre allo sciopero di quattro ore nei trasporti proclamato da altre sigle sindacali per martedì 12 settembre, se ne prefigura un altro a fine mese. Di certo domani in Campidoglio ci sarà un momento cruciale per delineare il prossimo futuro di Atac e per sondare le reazioni dei lavoratori. Sul fronte amministrativo, dopo il primo passaggio in Cda, si attende una delibera di giunta sul concordato preventivo che poi dovrà passare in consiglio. Per il M5S è «una scelta di coraggio, difficile, ma l'unica se si vuole veramente provare a risanare l'azienda e renderla solida».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Settembre 2017, 09:34
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