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Seggi aperti, oggi dalle 8 alle 20, per il referendum cittadino sul futuro del trasporto pubblico romano, promosso dai Radicali italiani e dal comitato «Mobilitiamo Roma»: un voto su uno degli asset fondamentali e più problematici della città. Alle urne sono chiamati quasi 2,4 milioni di aventi diritto, che potranno votare nei seggi utilizzati abitualmente per tutte le tornate elettorali: 2.600 le sezioni allestite. Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi con risultati definitivi attesi già prima della mezzanotte, a meno di problemi. Gli elettori dovranno presentarsi alle rispettive sezioni con un documento di identità e la tessera elettorale, che però in questa occasione non sarà timbrata. L'elettore avrà due schede relative ai due quesiti proposti e dovrà barrare il Si o il No. Alle urne potranno recarsi complessivamente 1.114.118 uomini e 1.253.520 donne. Gli over 65 sono 676.007, contro i 181.089 under 25. Alle 12 al voto si era recato appena il 4,8% dei romani.
I TEMI
La prima domanda che sarà sottoposta agli elettori riguarda l'affidamento dei servizi di trasporto tramite gare pubbliche: «Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia mediante gare pubbliche, anche ad una pluralità di gestori e garantendo forme di concorrenza comparativa, nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e della ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio?». L'altro quesito verte sulla possibilità di creare nuovi servizi di trasporto collettivo non di linea con app o a richiesta: «Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l'esercizio di trasporti collettivi non di linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza?».
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