Quando il cercatore di funghi si è chinato per raccoglierlo, credendo che fosse un pezzo di legno dalla forma bizzarra, è rimasto impietrito ed è sprofondato nel terrore. Un teschio umano, seminascosto dal fogliame, è affiorato in un bosco nel comune di Anzio, una località balneare dove vivono cinquantamila abitanti.
A poca distanza dal cranio, avvolte da un sacco della spazzatura c'era anche il resto del corpo diviso in due parti, e seppellite una accanto all'altra. In una busta c'erano le gambe ed il bacino, mentre nell'altra i carabinieri hanno trovano il busto.
Il macabro ritrovamento è avvenuto nella zona impervia e boscosa conosciuta come “Caracol” in località Lavinio. Un particolare che ha gelato il sangue anche agli investigatori è che il corpo era stato scarnificato. ( Nella foto in basso la boscaglia dove sono affiorati i resti umani).
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Nessuna ipotesi viene per il momento scartata dai detective dell'arma che insieme al capitano Giulio Pisani stanno indagando a trecento sessanta gradi, esaminando anche gli elenchi delle persone scomparse.
Secondo il medico legale che ha praticato una prima ispezione forense sui resti umani, le ossa risalirebbero ad una persona intorno ai 50 anni morta nell'arco temporale compreso fra i due e gli otto anni fa'. Il bosco dove è affiorato era in passato una località di spaccio e di consumo di eroina poplato da tossici e spacciatori anche stranieri.
La Procura della Repubblica di Velletri competente per territorio ha aperto un fascicolo contro ignoti con l'ipotesi di reato di occultamento di cadavere.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Ottobre 2020, 11:12
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