Anziani morti in casa, il mistero del decesso: «Fabiola e Francesco, difficile la morte naturale»

Anziani morti in casa, il mistero del decesso: «Fabiola e Francesco, difficile la morte naturale»

di Emilio Orlando

Le risposte arriveranno solo con l’autopsia di oggi. In queste ore l’esame confermerà se la morte di Francesco Esposito e della moglie Fabiola Ciuffa sia un caso di omicidio-suicidio o un doppio malore. Ipotesi quest’ultima ritenuta «poco credibile per le modalità di ritrovamento dei cadavere» dagli investigatori. I due sono stati trovati cadaveri nella loro abitazione a distanza di dieci giorni dalla morte, nell’indifferenza più totale dei vicini.
Al momento gli inquirenti non escludono nessuna pista, nemmeno quella che l’ex carabiniere e sua moglie possano aver deciso insieme di porre fine alla loro vita, magari ingerendo massicce dosi di barbiturici. Probabilmente in tanti anni la coppia non aveva superato il trauma di quando i servizi sociali avevano portato via le due bambine, una appena nata e l’altra di 12 anni. 
«Fabiola aveva il chiodo fisso - racconta una vicina - per la figlia più piccola che non poteva più vedere. Si era così depressa da lasciarsi totalmente andare, era ingrassata ed aveva la mania di accumulare in casa tutto quello che capitava. Ormai non badava nemmeno più all’igiene». Un altro residente del palazzo, di via Abigaille Zanetta, nel quartiere Castello della Cecchignola, ricorda invece Francesco Esposito: «Era molto schivo, specie negli ultimi tempi, ma tutti avevano notato quelle attenzioni diventate morbose nei confronti della consorte. Spesso faceva dei dispetti agli altri condomini, come danneggiare le cassette postali. Quando nel cortile condominiale incontrava qualcuno, cambiava strada pur di non incrociarlo».
Proprio la condizione di isolamento sociale nel quale la coppia di era rifugiata ha fatto si che nessuno dei vicini si preoccupasse più tanto del fatto che i due non si vedessero più in giro da una decina di giorni.

Nell’indifferenza del quartiere e del vicinato i corpi sono rimasti riversi in casa a decomporsi fino a che un parente preoccupato, dal fatto che non rispondevano alle chiamate, ha chiamato i soccorsi che hanno scoperto la tragica fine di Fabiola e Francesco.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Dicembre 2020, 02:35
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