Antonella muore a 23 anni: era mamma di un bimbo di tre. Il giallo della sua ultima notte

Antonella muore a 23 anni: era mamma di un bimbo di tre. Il giallo della sua ultima notte
Antonella Brunella aveva 23 anni ed era mamma di un bimbo di tre: è morta nella notte tra mercoledì e giovedì, per cause ancora da accertare, con tutta probabilità stroncata da una overdose. Ma c'è un giallo sull'esatta dinamica del suo decesso, su cosa ha fatto prima e con chi ha passato la serata prima di spegnersi all'ospedale Vannini a Roma. Si poteva forse salvare o qualcuno l'ha lasciata morire?

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La storia è raccontata oggi da Alessia Marani e Camilla Mozzetti sul quotidiano Il Messaggero: i carabinieri indagano su G.T., un suo amico trentenne, l'uomo che l'ha portata a bordo della sua auto, una Ford Fiesta, al pronto soccorso sulla Casilina. I carabinieri hanno sequestrato sia l'auto che il cellulare dell'uomo per accertamenti: un provvedimento dovuto a scopo preventivo, soprattutto alla luce delle dichiarazioni che l'uomo avrebbe reso agli inquirenti, a un'amica e alle sorelle della ragazza morta.

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LE SORELLE DISPERATE Le stesse sorelle, al Messaggero, si sono rivolte disperate: «Nostra sorella aveva avuto tanti problemi, ma era buona, si fidava, era angosciata perché non le facevano vedere il figlio in casa famiglia. Ci aveva chiamato la sera prima dicendo che sarebbe andata a ballare al Forte Prenestino, invece non è mai tornata. E solo chi era con lei sa cosa le è successo e forse avrebbe potuto salvarla». Antonella era la minore di sei sorelle: «Quell'uomo che l'ha portata in ospedale e che era con lei, ci ha dato tre versioni discordanti - spiega Patrizia Brunella -. Ci ha detto prima che era con lei e un altro amico e che poi l'avevano persa di vista; che si erano addormentati insieme in auto, che quindi si è accorto che era fredda e l'ha portata in ospedale; infine che l'aveva vista bere una boccetta e mezzo di Rivotril e che non stava già tanto bene. Insomma: qual è la verità?».



L'AMICA: MI SONO ARRABBIATA «Appena ho saputo che lei era morta, mi sono informata. Ho saputo che era stata vista la sera con G. T., quindi stamani (ieri, ndr) l'ho chiamato - racconta invece Federica, amica del trentenne e di Antonella - Mi ha raccontato tutte cose differenti. Quando mi ha parlato del Rivotril, però, mi sono arrabbiata: è più grande di lei, avrebbe dovuto proteggerla e impedirle di sballarsi fino a quel punto. Gli ho urlato che avrebbe dovuto portarla prima al pronto soccorso e mi ha chiuso il telefono in faccia». La versione data ai carabinieri dal giovane è di aver trovato la ragazza in zona Porta Furba: ai medici ha detto di averla trovata in un giardino e di non sapere come si chiamasse.

LUI: "LE VOLEVO BENE" Lui stesso, scrive il quotidiano romano, è un ragazzo problematico, spesso trovato ubriaco e che a volte dorme in auto in un parcheggio. «Dovevo vedere Antonella alle 23 a Termini, invece non si è presentata. Non eravamo al Forte, perché non c'era serata», ha detto, contattato dal Messaggero - «Lei era con un amico, non so come sia arrivata al giardino Tuscolo. Io stavo tornando a casa in auto, ho visto il corpo di una ragazza per terra. Ho proseguito per qualche chilometro, ci ho ripensato e sono tornato indietro. Era nel fosso, rantolava, forse gli ultimi respiri. Ho fatto solo una cavolata: non chiamare il 118 e caricarla in macchina. E ora la sua famiglia ce l'ha con me, ma ad Antonella volevo bene, era come una sorella, stavamo per affittare una casa».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Gennaio 2020, 17:36
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