Foglietta: «Orgogliosa di essere Nilde Iotti, noi donne le dobbiamo tutto»
di Donatella Aragozzini
Ad interpretare la politica emiliana, membro di spicco del PCI, è Anna Foglietta, che si dice onorata di aver «dato corpo e voce una figura così emblematica per le battaglie delle donne e della famiglia», che «ha portato avanti la legge per l'aborto, per il divorzio, puntando sempre il dito sull'importanza dell'emancipazione femminile», alla quale «noi tutte dobbiamo tutto». «Ho sempre avuto l'impressione che fosse una donna tutta d'un pezzo e invece è stato molto bello scoprire che in realtà era molto semplice, simpatica, che amava fare i tortelli di zucca – racconta l'attrice – avrei voluto farne una serie, ma l'alternanza di documentaristica e finzione scenica ci ha imposto un certo rigore, senza correre il rischio di cadere nell'edulcorazione».
Oltre all'impegno politico, al centro della docufiction c'è anche la vita privata della Iotti, in particolare la sua lunga relazione con il Segretario del Partito Comunista, Palmiro Togliatti (interpretato da Francesco Colella), che per lei lasciò moglie e figlio, e il rapporto con Marisa Malagoli, la bambina orfana adottata dai due nel 1950. Tra le testimonianze che si intrecciano al racconto, quelle di Giorgio Napolitano, Livia Turco e Giuliano Amato.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Dicembre 2019, 16:18
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