Roma, pensionato da record: «A 87 anni studio per prendere la terza laurea»

Nonno Angelo pensionato da record: «A 87 anni studio per prendere la terza laurea»

di Raffaele Nappi
«Non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni. E se lo dico io». Sorride Angelo Censoplano: 87 anni, da Terrasini, 12mila abitanti in provincia di Palermo, due lauree nel cassetto, una moglie, quattro figli. E l’intenzione di iscriversi al terzo corso di laurea della sua vita. 

«A ottobre inizierò un nuovo percorso di studi – racconta a Leggo – in Scienze delle Amministrazioni e delle Organizzazioni Complesse». Quando aveva 4 anni Angelo entrò per la prima volta a scuola, in prima elementare. «In quinta, però, a causa della grave crisi economica dovuta alla II guerra mondiale, i miei familiari (in gravi ristrettezze economiche) mi impedirono di continuare gli studi». Angelo comincia così a lavorare, aiutando suo padre. Poi arriva a Roma, alla Cecchignola, per frequentare la scuola militare. 

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«Ed è proprio qui, a Roma, che mi si apre la strada per quello che avrei fatto in seguito», ricorda. Dopo 20 anni di servizio nell’Arma, Angelo inizia un’attività in proprio che dura da 50 anni. A 80 anni, dopo aver fatto il sindaco e il vicesindaco nel suo paese, arriva, invece, la decisione di tornare sui banchi. Angelo si iscrive all’Università: «Mi sembrava un modo per continuare il mio interesse per la cosa pubblica – racconta – E poi volevo confrontarmi con le nuove generazioni», sorride. La prima laurea in Scienze Aziendali arriva con la votazione di 106 su 110. Angelo decide di non fermarsi: anzi, si iscrive alla magistrale all’Università di Palermo. Durante tutto il corso di studi fa solo un’assenza. Parte tutti i giorni dal suo paesino per Palermo, 60 km tra andata e ritorno. Nel 2016, arriva la seconda laurea in Scienze delle Relazioni Internazionali, con una tesi su Georg Simmel: «Ricordo l’emozione, la gioia, la felicità. Il senso di rivincita nonostante tanti non credessero in me».

E oggi, a 87 anni, Angelo guarda ancora al futuro. Ad un politico consiglierebbe di «amministrare con la massima trasparenza, con impegno e lealtà, interpretando i bisogni della gente e mai nell’interesse proprio. Ci sono troppi ragazzi e ragazze che oggi – continua – stanno perdendo fiducia nella società e nelle istituzioni».
Un consiglio per i giovani? «Studiare, studiare, studiare».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Settembre 2019, 08:34
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