Andrea, malato di fibrosi cistica a 12 anni prende 25 pillole al giorno: "Non perdo mai il sorriso"

Andrea, malato di fibrosi cistica a 12 anni prende 25 pillole al giorno: "Non perdo mai il sorriso"
Andrea ha 12 anni e ingerisce 25 pillole al giorno. Malato di fibrosi cistica però non ha mai perso il sorriso e il suo motto è quello di ridere sempre e non essere mai giù di morale.

Muore 4 mesi prima che la mamma surrogata partorisse suo figlio, l'addio del marito commuove il web

Un esempio di coraggio e di grande voglia di vivere quello di questo bambino che vive a Roma con i genitori Pier Luigi e Lorena e i due fratelli Giorgia e Nicolò. «Tutti i giorni mi sveglio alle sei del mattino per fare le terapie. Io ho tanto sonno, così mamma mi porta nel lettone e faccio l'aerosol vicino a lei. Poi faccio fisioterapia saltando sul tappeto elastico con la mascherina dell'ossigeno: serve a tirare fuori il muco. Dopo faccio colazione e inizio a prendere le prime sei, sette capsule del giorno tra enzimi, vitamine e antibiotici. Alle 8:00 entro a scuola fino alle 14:00», così Andrea racconta la giornata tipo in un'intervista a FanPage.



«Pranzo a casa, faccio i compiti e poi rifaccio gli aerosol (altri tre!). Mi alleno tutti i giorni a casa facendo crossfit con papà quando c'è, anche se ormai ho imparato a farlo anche da solo perché mi ha preparato una scheda da seguire», poi a cena prende degli enzimi: «Devo prenderle in base ai grammi di grasso che ci sono negli alimenti, quindi ci ho messo un po’ a capire quanti ne devo prendere. Comunque mamma e papà mi aiutano ancora qualche volta».

Andrea dice di essere sempre sorridente, sa di fare una vita diversa dagli altri bambini, ma l'unica cosa che lo fa arrabbiare è quando non può giocare perché deve fare le terapie o quando ha sonno e invece deve iniziare le sue cure, altrimenti, afferma con certezza, ha sempre il sorriso sulle labbra. Abituato, fin da piccolissimo ad ospedali, medici e infermiere ha sempre convissuto con la malattia ed è riuscito a farla diventare parte della sua vita senza che questa gli sconvolgesse la vita.

Ma Andrea è un bimbo come tanti e infatti racconta con entusiasmo il suo primo traguardo: «Quest'anno farò la mia prima gita di due giorni e dovrò portarmi tutto l'occorrente per fare gli aerosol, e tutte le mie pasticche. Dovrò fare tutto da solo e mi dovrò svegliare prima di tutti come sempre, ma lì non ci saranno mamma e papà ad aiutarmi. Per convincerli ho iniziato a prepararmi le terapie della sera da solo… Li ho fregati!». Lui conclude l'intervista dicendo di amare la vita e per quanto questa sia più complicata rispetto a quelle degli altri coetanei si sente comunque molto felice. 
 
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Aprile 2018, 16:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA