Alfredino Rampi, 11 svastiche e parole offensive: così è stata profanata la lapide al cimitero del Verano

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di Lorena Loiacono

Fa male anche solo a guardarla, la lapide di Alfredino Rampi profanata senza alcun rispetto per quel bimbo che commosse tutta Italia. Intorno alla sua foto, sul marmo, sono apparse 11 svastiche e altre offese inaccettabili. Un gesto odioso, che offende la famiglia e la memoria di Alfredino, il piccolo morto 41 anni fa all’eta di 6 anni cadendo in un pozzo artesiano in un campo di Vermicino. Intorno a quel pozzo si strinse tutta l’Italia, arrivò anche l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Ma da quel buco nero Alfredino non usciì vivo. 

 


A pochissimi giorni dal triste anniversario di quel terribile incidente (10 giugno del 1981), ecco quest’immagine inaccettabile: in un padiglione del cimitero Verano, dove riposa Alfredino, qualcuno ha vandalizzato la lapide scrivendoci sopra parole e simboli deliranti. La notizia è stata riportata dal Tgr Lazio con il racconto di una visitatrice del cimitero che domenica scorsa si è accorta dello sfregio: la donna ha assicurato che quelle scritte domenica 22 maggio non c’erano. La notizia lascia senza parole: «Questi barbari si vergognino – ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri – faremo pulire questo scempio, è inaccettabile questa vigliacca profanazione ».

E l’assessore regionale alla salute, Alessio D’Amato ha sottolineato: «È una notizia che mai avremmo voluto leggere e che indigna profondamente. Mi auguro che al più presto i colpevoli vengano individuati e fatta giustizia». 


Saranno le forze dell’ordine a fare chiarezza ma nel frattempo si torna a discutere di sicurezza all’intero dei cimiteri romani: «Un atto gravissimo – ha dichiarato il capogruppo di FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida - è inquietante che il cimitero monumentale del Verano possa essere oggetto di atti vandalici ma ancora di più contro la sepoltura di un bambino innocente». 
Intanto la città si stringe intorno alla famiglia Rampi, ricordandone il sorriso dal murales realizzato alla Garbatella, in via Rocco Cesinale, in occasione della Giornata del gioco sicuro: l’opera di street art è stata realizzata grazie all’impegno di Stella Liberato e del Centro Alfredo Rampi onlus.


Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Maggio 2022, 09:19
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