Turista accoltellata a Termini, il pm: «Chomiak è pericoloso e può colpire ancora»

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Il clochard aggressore della turista israeliana accoltellata a Roma, il 23enne polacco Aleksander Mateusz Chomiak, fermato martedì a Milano, è "socialmente pericoloso" e potrebbe colpire ancora. Il pm, nel chiedere la convalida del fermo e la misura del carcere per il 24enne, ha ravvisato, oltre al pericolo di fuga e di reiterazione del reato, la gravità del fatto. Inoltre è indagato per porto abusivo d'arma (tale reato non è contestato nella richiesta) mentre non è stata formulata alcuna aggravante. Attorno alle 15 il giovane senzatetto verrà interrogato dal gip Natalia Imarisio che già oggi potrebbe depositare il suo provvedimento che pare scontato. 

 

«Non ci sono elementi che possano ricondurlo ad un gesto terroristico»

Stando ai primi elementi dell'indagine, i cui atti sulla convalida del fermo e sulla misura cautelare saranno poi trasmessi alla Procura di Roma competente sull'inchiesta, l'aggressione alla turista pare, allo stato, un atto senza motivazioni, illogico. Non ci sono elementi che possano ricondurlo ad un gesto terroristico. Il giovane, dopo che è stato bloccato, è rimasto sempre in silenzio e non ha avuto in pratica alcuna reazione.

«Potrebbe avere dei problemi psichici»

Per gli inquirenti potrebbe avere dei problemi psichici. Si ipotizza che possa aver scelto a caso la vittima, anche perché niente al momento fa supporre che l'avesse già incontrata in stazione o che la conoscesse in qualche modo.

Non si sa come l'uomo abbia raggiunto Milano, anche perché le telecamere di sorveglianza della stazione Termini lo riprendono fino a circa 10 minuti dopo l'accoltellamento. Poi più nulla, il polacco 'scomparè e viene notato, tra le 16 e le 17 di ieri, a bordo di un treno ancora fermo alla stazione Centrale e che doveva partire in direzione Brescia.

Il 24enne non aveva con sé né un biglietto, né un telefono, ma solo un foglio relativo ad un controllo di polizia effettuato su di lui circa un mese prima. Un documento recuperato dai carabinieri e che attesta la sua identità. Il giovane è stato notato da due militari non in servizio che sono riusciti a portarlo fuori dal treno e a chiamare rinforzi per fermarlo. Aveva con sé uno zaino con dentro due coltelli e un taglierino, ma non il sacchetto blu che si vede nell'ormai noto video che ha documentato l'aggressione. Indossava, però, gli stessi vestiti di quel giorno, compreso il cappello nero. A Roma, da quanto ricostruito, il 24enne è rimasto almeno per quasi tutto il mese di dicembre, mentre in precedenza era stato anche in altre città. Sarà interrogato nel pomeriggio, alle 15, a San Vittore dal gip Natalia Imarisio, che poi dovrà convalidare il fermo e disporre la custodia cautelare.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Gennaio 2023, 14:32
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