Regina Elisabetta, prima foto ufficiale dopo il lockdown: a cavallo a 94 anni nella tenuta di Windsor
Solinas: via a registrazioni. Se non dovesse raggiungere un'intesa con il Governo sul passaporto sanitario entro il 3 giugno, la Regione Sardegna è pronta ad attivare un altro sistema di controlli. Lo ha confermato il governatore Christian Solinas ad «Agorà» su Raitre. «Tratteremo fino all'ultimo per un accordo, ma se non riusciremo a trovarlo, allora - ha spiegato - appronteremo un sistema più articolato che prevede la registrazione dei passeggeri all'ingresso su una piattaforma e la compilazione di un questionario che serve a noi per avere contezza su dove concentrare i maggiori controlli».
Christian Solinas ha parlato anche della proposta della certificazione sanitaria per gli arrivi in Sardegna. «La vicenda è stata strumentalizzata e mistificata contro ogni logica, la nostra è una proposta di buon senso sulla quale siamo disponibili a ragionare. Vogliamo ospitare il turismo con plus in più».
Richeldi (Cts): «Evitiamo dichiarazioni ad effetto. Il passaparto sanitario? Non ha senso»
Bonaccini: qualche rischio va preso. «Qualche quota di rischio va presa altrimenti non riapriremmo mai». Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, ospite di Omnibus su La7. «Mi pare che dopo il 4 di maggio quando tornarono al lavoro 5 milioni di persone la curva ha continuato a scendere, dopo la riapertura del 18 maggio proprio in questi giorni si può fare una valutazione e si prova a ripartire». «Non può esserci ripartenza» senza il Mezzogiorno, ma il Nord produttivo «ha bisogno di risposte veloci e dunque urgenti». Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, ospite di Omnibus su La7 rispondendo a una domanda sul botta e risposta sulla fase 2 tra il presidente di Confidustria Bonomi e il ministro dell'Economia Gualtieri.
Cirio, Piemonte in salute riapre. «La Festa della Repubblica quest'anno ha un duplice significato.
Festeggiamo i valori della democrazia e della libertà, compressa negli ultimi mesi a causa dell'emergenza sanitaria». Lo afferma in il governatore Alberto Cirio, che in video conferenza conferma la riapertura per mercoledì 3 giugno al resto d'Italia del Piemonte, «una regione in salute», e, «dalla metà di giugno, anche al resto d'Europa». «I dati di oggi - sottolinea Cirio - testimoniano gli ottimi parametri, ma anche il grande lavoro fatto».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Giugno 2020, 19:26
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