Portuali a Trieste, la protesta continua. «Mi sono dimesso sia dal ruolo di vicepresidente sia dal Coordinamento lavoratori portuali Trieste in seguito al caos generato dal comunicato e di ieri sera, perché sono errori che ho commesso io. Non voglio che la responsabilità cada su di loro». Lo ha detto Stefano Puzzer, fino a un'ora fa portavoce del Clpt. «Io sciopererò fino al 20 ma tornerò a lavorare solo quando il green pass verrà ritirato. Andrò a portare pizze piuttosto oppure da Samer, dove non serve il Green pass».
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«Stefano Puzzer non è il dio di nessuno, è uno che parla perché forse sa parlare meglio degli altri, perché è meno timido degli altri, ma questa lotta contro il decreto è di tutti i lavoratori portuali, di tutti i lavoratori italiani», ha detto Puzzer parlando ai manifestanti per spiegare le ragioni delle sue dimissioni. Subito dopo ha invitato a scandire lo slogan di questa protesta: «La gente come noi non molla mai», che è stato accompagnato da uno lungo scroscio di applausi.
Quarto giorno - Per Trieste non è solo la domenica del ballottaggio: al Varco 4 del molo VII continua la protesta dei portuali, iniziata il 15 ottobre, con un via vai di persone che non si è mai arrestato, e che aumenta con il passare delle ore, favorito dalla bella giornata.
Dopo la seconda nottata di presidio - più calma rispetto al «rave party» del giorno prima - sono al momento alcune centinaia le persone che continuano a partecipare alla manifestazione, qualcuno giunto in pullman da fuori regione.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Febbraio 2023, 22:30
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