ABBIATEGRASSO - Un ragazzo di poche parole. «Uno che sta abbastanza sulle sue, con il gruppetto di amici», racconta un compagno che nel primo pomeriggio torna a scuola per recuperare lo zaino abbandonato nella fuga. «Il classico tipo dell’ultimo banco», lo descrive un altro. «Ultimamente era nervoso», ricorda chi era in classe con lui. Ma che un lunedì mattina qualsiasi tirasse fuori un pugnale per aggredire la professoressa Condò nessuno l’avrebbe mai immaginato, genitori compresi.
Scherzi pesanti
Famiglia benestante, una ditta florida ad Abbiategrasso, niente problemi economici. Anzi. All’Iis Alessandrini il ragazzo arrivava ogni mattina in sella a una moto, con un casco vistoso ultimo modello. Il padre e la madre sono stati ascoltati dagli investigatori, ai quali hanno raccontato che il figlio non aveva mai mostrato particolare disagio, che fatta eccezione per qualche difficoltà con la scuola non hanno notato segni di intemperanza. «Una cosa del genere non ce la saremmo proprio aspettata. Di quelle armi e dove possa essersele procurate non sappiamo nulla», assicurano. Nella sua classe i compagni raccontano che è arrivato l’anno scorso, «ha fatto amicizia con tutti, naturalmente con alcuni si trovava meglio, con me parlava solo di calcio e della scuola», racconta un compagno. Lo dipingono come un carattere taciturno, comunque non asociale, semmai insofferente alle regole. «Erano giorni che in quella classe alcuni facevano scherzi molto pesanti - riferisce una studentessa - So che alcuni si erano lamentati e avevano fatto presente la cosa alla coordinatrice».
Lui e un paio di compagni disturbavano, interrompevano le lezioni, hanno anche portato delle fialette puzzolenti. «Avevamo l’ora di storia e la professoressa ha chiesto loro se volessero scusarsi con i compagni per il loro comportamento, loro però hanno risposto di no - spiega un alunno - Nei giorni scorsi hanno fatto dei dispetti.
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Maggio 2023, 15:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA