Ha come tema il mondo sommerso e la componente subacquea che quest’anno celebra i 25 anni di vita il calendario 2021 della Guardia Costiera che è stato presentato oggi, presso la sede del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, alla presenza del comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto, l’ammiraglio Giovanni Pettorino, dell'esploratore e fotografo del mare Alberto Luca Recchi e del vice direttore del TG1 Filippo Gaudenzi. Il calendario è stato realizzato dal fotografo professionista e subacqueo Sergio Riccardo, sotto la direzione artistica di Alberto Luca Recchi. A impreziosire ulteriormente il progetto, anche un altro grande nome, quello di Luca Ward, noto attore e doppiatore nonché uomo di mare che ha prestato la sua voce per accompagnare gli scatti del calendario. L’intento è quello di raccontare il Mar Mediterraneo e la sua evoluzione, evidenziando come nel tempo l’azione umana abbia modificato questo complesso ecosistema, e come la stessa azione dell’uomo possa contribuire a ripristinarne lo stato originario, anche grazie al contributo della Guardia Costiera e, più in generale, di tutta la collettività.
“Il Mediterraneo è ferito, ma non è morto - ha commentato il direttore artistico, Recchi - La buona notizia è che il mare non è come una miniera, che una volta svuotata è vuota per sempre. Il mare è come una foresta: basta lasciarla in pace e ricresce, anche più velocemente. E questo è un segnale di speranza”.
“Il Mediterraneo non sta male, ma potrebbe stare peggio se non mettiamo in campo tutti quegli strumenti necessari a proteggerlo – ha aggiunto l’ammiraglio Pettorino - Tramite i 12 scatti del calendario, in cui risiedono tante emozioni legate al mare, vorremmo toccare la sensibilità di tutti sulla necessità di tutelare e garantire la conservazione di questo bellissimo ed essenziale elemento della natura”.
I 5 punti sui quali ruota il tema centrale del calendario, infatti, sicurezza, bellezza, degrado ambientale, pesca e archeologia, sono tutti tesi a dimostrare quanto l’azione dell’uomo possa influenzare l’habitat marino e costiero.
Come ogni anno il Calendario si è arricchito di preziose collaborazioni, come quella con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, che ne ha curato la grafica e la stampa, e quella con l’Unicef, di cui la Guardia Costiera italiana è “Goodwill Ambassador”, che destinerà i proventi della vendita ai progetti per la protezione dei bambini di tutto il mondo.
Paolo Rozera, Direttore generale di Unicef Italia: “Ringrazio gli uomini e le donne della Guardia Costiera, non solo per il loro quotidiano impegno e lavoro, ma anche perché mettono al centro delle loro azioni la cura e la tutela dei diritti di ogni bambino. Dedicare anche quest’anno il calendario a Unicef è un gesto prezioso.”
L’evento si è infine concluso con il saluto della Ministra Paola De Micheli che, nel suo intervento, ha ringraziato la Guardia Costiera sottolineando come sott’acqua ci sia il cuore e la ragione dell’esistenza della Guardia Costiera, che si dedica ogni giorno alla difesa del nostro mare e dell’ambiente, al salvataggio delle persone e alla protezione di chi vive il mare e la sua economia, così importante per il nostro Paese. “Il racconto di questi 12 mesi sott’acqua è affascinante ed emozionante - ha dichiarato la Ministra - È il racconto di ciò che siete voi, della vostra generosità.” Non è mancato un ricordo ad Aurelio Visalli, sottufficiale che ha recentemente perso la vita nel tentativo di salvare due giovani dalla forza del mare.
Ultimo aggiornamento: Sabato 28 Novembre 2020, 17:17
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