Ristoranti, musei, piscine e palestre: ecco il calendario delle prossime aperture fino a luglio

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di Claudia Guasco

Prove generali di vacanza. L’Italia sta vivendo il primo weekend festivo in semi libertà, un test importante in vista del periodo estivo con la consapevolezza che gli errori del 2020 non sono ammessi. I focolai nelle località di villeggiatura che l’anno scorso hanno innescato la seconda ondata del contagio oggi comprometterebbero la campagna vaccinale. Si torna a vivere, dunque, ma con prudenza.

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RISTORANTI E MUSEI - Per 47 milioni di italiani che abitano nelle zone gialle è possibile andare a pranzo e cena al ristorante ma anche di visitare musei, teatri e cinema, che - lentamente - stanno cominciando a ritrovare il proprio pubblico. A certificare la voglia degli italiani di tornare a viaggiare è anche il boom di prenotazioni arrivate agli agriturismo per questo fine settimana, con servizi di ristorazione presenti nelle aree gialle. Ieri a Portofino apertura simbolo dell’hotel di lusso Splendido Mare, in tutta Italia spiagge affollate anche se l’inaugurazione ufficiale della stagione balneare avverrà solo tra un paio di settimane. E, dopo un anno di stop, via libera anche i siti archeologici e i musei di quasi tutta Italia. Cancelli aperti al Parco di Pompei, che a domani renderà visitabile anche tutti gli altri siti della Soprintendenza. A Roma di nuovo accessibili le Terme di Caracalla, la Villa di Livia e l’Arco di Malborghetto. A Milano ieri apertura straordinaria delle mostre allestite a Palazzo reale, al Pac e al Mudec, il museo delle culture. I musei civici, ieri chiusi, oggi domenica 2 maggio riaprono le porte ai visitatori. Ma non sarà comunque un liberi tutti, come ricordano molti amministratori locali: intensificati i controlli delle forze dell’ordine non solo su strade e autostrade, ma anche nei luoghi di potenziale assembramento come litorali, spiagge e quartieri della vita notturna. Le regioni che dovranno ancora aspettare per l’allentamento delle restrizioni sono, invece, quelle in zona rossa, la Sardegna, e quelle in zona arancione, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta. E la situazione non cambierà neanche la prossima settimana, quando le uniche modifiche sono quelle di Sardegna e Valle d’Aosta che si scambiano i colori diventando la prima arancione e la seconda rossa. Ma vediamo quali sono le prossime tappe delle riaperture in base all’ultimo decreto. Il calendario parte dal 26 aprile e arriva al 31 luglio, le misure tuttavia possono essere modificate in base alla curva del contagio. La ripartenza sarà graduale, con tre prescrizioni valide per tutti: il coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina, obbligo di mascherina e distanziamento.

 

IL CALENDARIO DELLE RIAPERTURE - Prossima tappa è il 15 maggio, con il via libera all’attività delle piscine all’aperto in zona gialla. In queste strutture, bar e ristoranti devono rispettare le stesse norme degli altri locali. Ecco le regole per le piscine all’aperto. Distanziamento in acqua: ogni nuotatore dovrà avere a disposizione almeno sette metri d’acqua. Aree solarium e verdi: assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni in modo da garantire una superficie di almeno dieci metri quadrati per ogni ombrellone; tra le attrezzature - lettini, sedie a sdraio - quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno un metro e mezzo.

Spogliatoi e docce: organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno due metri tra gli atleti; tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la propria borsa anche all’interno degli armadietti. Le attività collettive, come le lezioni di idrobike o acquagym, vanno svolte preferibilmente all’aperto. Il testo del Dpcm specifica: «Durante le attività collettive, limitare il numero di partecipanti al fine di garantire il distanziamento interpersonale di almeno due metri, con particolare attenzione a quelle che prevedono attività fisica più intensa. Negli ambienti interni, attendere almeno un’ora tra un’attività collettiva e la seguente, arieggiando adeguatamente il locale». Per le piscine al chiuso, in ogni caso, non c’è ancora data di riapertura.

DAL PRIMO GIUGNO - Seconda tappa è il primo giugno quando, dopo sette mesi di stop, in zona gialla sarà possibile tornare in palestra. Le strutture dovranno rispettare norme di distanziamento e i gestori dovranno «redigere un programma delle attività il più possibile pianificato» mediante le prenotazioni e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento. Ecco le regole per allenarsi. Rilevamento temperatura corporea: dovrà essere misurata a ogni ingresso, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5°. Spogliatoi e docce: gli spazi dovranno essere organizzati in modo da assicurare le distanze di almeno due metri, con postazioni a uso alternato o separate da barriere, anche regolamentando l’accesso. Dovrà essere garantita la distanza di sicurezza: almeno un metro per le persone quando non svolgono allenamento, minimo due metri durante l’attività fisica, con particolare attenzione a quella intensa. Sempre dal primo giugno si potrà di nuovo tornare nei ristoranti al chiuso nelle zone gialle, ma solo per il pranzo al tavolo e fino alle 18. Il personale dovrà indossare la mascherina e anche i clienti quando non sono seduti a mangiare. Per la cena obbligo di consumazione solo all’aperto, senza limitazioni invece la ristorazione in albergo. Aperti ovunque bar e ristoranti in autostrade, ospedali, porti e aeroporti. Ancora, dal primo giugno in zona gialla aperte al pubblico le manifestazioni e gli eventi sportivi di interesse nazionale. La capienza consentita è del 25%. Previsto l’ingresso di 500 persone in strutture chiuse e mille in quelle all’aperto. Per eventi di particolare importanza sarà possibile l’ingresso a un numero maggiore di spettatori, regola che dovrebbe essere utilizzata per gli Europei di calcio.

DAL 15 GIUGNO - La seconda tappa, dal 15 giugno, prevede la ripresa di fiere. Nei giorni precedenti saranno permessi i preparativi, ma senza apertura al pubblico.

DAL PRIMO LUGLIO - Il terzo traguardo sarà raggiunto il primo luglio. In zona gialla accesso libero alle terme, dove ora ci si può recare solo con un certificato medico. Riaprono anche i parchi tematici e di divertimento, con protocolli che devono ancora essere messi a punto. Chiuse invece le sale giochi. Alla stessa data riparte inoltre il settore di convegni e congressi, con linee guida approvate dal Comitato tecnico scientifico: percorsi differenziati per entrate e uscite, accessi scaglionati e test per il personale agli stand. Potranno partecipare anche espositori e visitatori dall’estero, che dovranno sottoporsi alle regole previste per la quarantena: cinque giorni per chi arriva da un Paese all’interno dell’Unione europea e quattordici dagli Stati al di fuori della Ue.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Maggio 2021, 09:41
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