Scuola di politica

Scuola di politica

di Gigi De Palo

Ci sarebbe da fargli un applauso. Altro che il panettone a Natale o il mazzo di fiori a fine anno. Un applauso ogni giorno per quel lavoro prezioso cercando di semplificare la vita delle mamme e papà. In queste ore le scuole italiane hanno eletto ed eleggeranno i rappresentanti di classe e di Istituto. Figura sottovalutata e mai giustamente valorizzata, che assicura (o quanto meno ci prova) quell’alleanza scuola-famiglia determinante per un progetto educativo che si rispetti. E non c’è niente di più politico di chi si candida per questi ruoli, niente di più gratuito, niente di più difficile. Quando qualcuno mi chiede: come posso fare politica, la mia risposta è sempre la stessa: prima di tutto candidati negli organi democratici della tua scuola dei tuoi figli. Non ha senso voler rappresentare il proprio quartiere o la propria città se non si è in grado di mettere pace e trovare mediazioni nei gruppi di WhatsApp dei genitori. Non ha senso a candidarsi in Parlamento, se prima non ci si è fatti le ossa nella classe dei propri figli.

 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Novembre 2022, 06:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA