Gianluigi De Palo su Leggo: «Siamo smart, non a distanza»

Gianluigi De Palo su Leggo: «Siamo smart, non a distanza»

Ma come mai il lavoro a distanza lo chiamiamo smart working e lo smart study lo chiamiamo didattica a distanza? Parliamoci chiaro la nostra lingua è scritta dagli adulti, non c'è un adulto che dica lavoro da casa, ma tutti sono in smart. Mentre i ragazzi quarantenati sono tutti in Dad. Ora se come affermava il filosofo Wittgenstein «I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo» è chiaro che spesso siamo noi adulti a trascurare la cura della lingua (e non solo) nei confronti delle nuove generazioni.

Stamattina ascoltavo mio figlio, quello piccolino, fare logopedia, e durante la sua smart therapy, la principale cura della sua terapista era portare a piena dignità di parola i suoi versi, dare un nome ai suoi giochi spontanei, educare la sua gestualità alla trasposizione in lingua. Ecco, forse questa cura dovremmo portarla a tutti i livelli dell'educazione e non tenercela solo per noi adulti. Siamo tutti smart in questo periodo. Non distanti ma smart. E anche solo a leggerlo cambia tutto.


occhidipadre@leggo.it


Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Gennaio 2022, 12:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA