Non imbrattare, ma fare qualcosa

Non imbrattare, ma fare qualcosa

di Gigi De Palo

A me non piace chi imbratta di vernice i muri o i quadri nei musei. Così come non mi piace chi si sdraia in autostrada impedendo agli altri di andare a lavorare. Non mi piace perché, alla fine, chi ci rimette sono sempre gli ultimi costretti a ripulire e sistemare. Perché alla fine il torto non lo fai alle multinazionali che inquinano, ma alla povera gente. Però, c’è un però, questo immobilismo della politica sui temi ambientali meriterebbe uno scossone.

I nostri figli pongono domande e chiedono risposte. E se per mio padre il futuro era una promessa, per me un’incognita, per i nostri figli è una minaccia. Non si può buttarla in caciara all’infinito. Né si può continuare con questo balletto che non porta a niente. E allora che facciamo? Aspettiamo all’infinito che sia troppo tardi? Accettiamo passivamente che la temperatura aumenti e che la situazione diventi irreversibile? Noi ne abbiamo parlato a casa e abbiamo deciso che non ci va più bene aspettare. Magari non ci ritroverete a sporcare di vernice i monumenti, ma qualcosa la faremo. E tu che vuoi fare?


Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Gennaio 2023, 06:00
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