Gianlugi De Palo su Leggo: «Ospitiamo una famiglia?»

Gianlugi De Palo su Leggo: «Ospitiamo una famiglia?»

La guerra, la morte, la sofferenza portano con sé anche il desiderio irrefrenabile del bene. E, quando Therese è andata a portare aiuti alla comunità ucraina si è commossa davanti al fermento di desiderio di pace, di impegno sociale, di attenzione agli sprechi, di carità creativa, di disponibilità all'accoglienza che ha toccato con mano. Da padre mi accorgo di quanto il dolore educhi all'azione e alla solidarietà.

Forse per esorcizzare e allontanare il male. E mi emoziono nel vedere i figli, tutti i figli, che sentono l'urgenza di fare e di sporcarsi le mani per non stare a guardare. Papà ospitiamo una famiglia che scappa dalla guerra?. Sì, va bene figli miei, ma voglio mettere le cose in chiaro: non si tratta solo di aprire la nostra casa. Di offrire un tetto e un letto. Si tratta di starci. Di ascoltare. Di farsi cambiare la vita. Di allargare le braccia. Di piangere insieme a chi ti piangerà addosso. L'amore è una cosa seria. E vale per tutti i rifugiati, per tutti gli uomini, per tutte le vite.
occhidipadre@leggo.it


Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Marzo 2022, 13:17
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