Gianluigi De Palo su Leggo: «Riabbracciamoci ma con attenzione»

Gianluigi De Palo su Leggo: «Riabbracciamoci ma con attenzione»

di Gianluigi De Palo

Da domani ci riprendiamo quella libertà che ci eravamo quasi dimenticati, tra mascherine e gomiti usati per salutare. Dal ballo del qua qua ai primi abbracci. Eppure come ogni uscita dall'apnea il nostro sguardo è cambiato perché abbiamo conosciuto il buio dell'abisso, abbiamo scoperto la fatica di dover tenere ancora il fiato pur iniziando a vedere la luce della superficie. Ecco non c'è una regola scritta per ciò che rimane dall'esperienza, si può normare solo l'uso dei presidi o la modalità dei comportamenti, ma l'esperienza no. Per questo è quanto mai attuale il discorso che facevano i miei figli più grandi qualche giorno fa quando parlavano dei greci, della physis e del nomos, la legge naturale e la legge scritta. Perché le regole si allenteranno fino a svanire e porteranno con sé abitudini e gestualità riconquistate. Ma l'esperienza non ci abbandona segna la nostra natura marchiando il dna tanto quanto la memoria. E allora riabbracciamoci ma ancora con un briciolo di attenzione e la mascherina teniamola comunque in tasca.
occhidipadre@leggo.it


Ultimo aggiornamento: Giovedì 31 Marzo 2022, 12:01
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