Gianluigi De Palo su Leggo: «Le certezze quotidiane»

Gianluigi De Palo su Leggo: «Le certezze quotidiane»

di Gianluigi De Palo

Tutti i martedì pomeriggio, verso le cinque Gabriele viene a cercarmi. Si mette vicino a me silenzioso e mi guarda. All'inizio non dice nulla, poi quando gli chiedo cosa vuole mi risponde sorridendo: «Hai mandato l'articolo di questa settimana per Leggo?». Lui è così: ama ricordare le scadenze. È meglio di una sveglia sul telefono o della fede messa sul dito indice come promemoria. Mi ricorda il cane Lassie che nel film andava a prendere sempre il suo padroncino a scuola. E allora riflettevo a quanto sono importanti i punti fissi, le abitudini, le piccole regole quotidiane che ci diamo. Ognuno ha le sue. Mio nonno amava ricaricare il suo orologio da polso ogni sera. Maddalena, la terza figlia, prima di addormentarsi si prepara i vestiti per il giorno dopo per essere impeccabile a scuola. Anche con la didattica a distanza. Mia moglie non si addormenta se non ricontrolla come ho sistemato i piatti e i bicchieri nella lavastoviglie. Queste piccole certezze anche quando generano contrasti ci addolciscono la vita e sono ciò che ci manca di più quando non possiamo più viverle.

occhidipadre@leggo.it


Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Dicembre 2020, 21:28
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